In Giappone scatta lo stato d’emergenza Covid, resterà in vigore fino al 7 febbraio: rinviata ancora la cerimonia della torcia olimpica
Lo stato di emergenza per l’area metropolitana di Tokyo e le vicine prefetture di Kagawa, Chiba e Saitama dichiarato dal primo ministro Yoshihide Suga, e’ in vigore da oggi al 7 febbraio nel tentativo di frenare la recente ondata di infezioni che ha colpito il paese. Il provvedimento e’ arrivato nel giorno in cui si e’ stato registrato il record di oltre 7mila contagi, di cui 2.447 solamente nella capitale.
“La situazione e’ peggiorata rapidamente a livello nazionale e noi tutti avvertiamo un profondo senso di insicurezza. Il governo fara’ tutto il necessario con la massima cura”, ha dichiarato il primo ministro al termine della riunione con la task force incaricata di guidare la risposta sanitaria all’emergenza. I punti chiave del provvedimento annunciato da Suga sono la richiesta ai residenti di astenersi da ogni uscita non indispensabile e ai locali e ristoranti delle aree interessate di chiudere entro le 20; la limitazione di orari per palestre e centri commerciali e del 50% della capienza della sede per gli eventi. Anche le aziende sono incoraggiate a ridurre di almeno il 70% il numero degli addetti negli uffici. Il sostegno finanziario giornaliero per i locali di ristorazione che collaborano con le richieste del governo e’ stato aumentato fino a 60.000 yen, e sono state istituite apposite liste per pubblicare i nomi dei trasgressori, come strumento di disincentivo sociale per agevolare il rispetto delle indicazioni.
Il primo ministro, in conferenza stampa, si e’ appellato al senso di responsabilita’ della popolazione, in particolare ai giovani, affinche’ le richieste delle autorita’, che non comportano obbligo giuridico e non prevedono sanzioni, vengano comunque rispettate. Sempre in conferenza stampa, il premier si e’ impegnato “a far rientrare completamente l’emergenza entro un mese”, ribadendo anche la ferma intenzione del governo di tenere le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo previste per questa estate. Yasutoshi Nishimura, il ministro incaricato di coordinare la risposta del governo alla pandemia, in audizione in parlamento ha fatto notare come le misure prese, assai meno drastiche di quelle adottate lo scorso anno, “potrebbero essere revocate in qualunque momento se il numero giornaliero di infezioni scendesse a 500 nella capitale, o comunque a circa un quinto del livello attuale”.
A TOKYO OCCUPATO L’88% DEI 3.500 POSTI LETTO DISPONIBILI
Il rapido aumento del numero di contagi sta portando il sistema medico-sanitario della capitale giapponese verso il collasso, con l’88% dei 3.500 letti destinati a pazienti affetti da CoViD-19 gia’ riempiti. Il governo metropolitano della capitale ha chiesto al governo centrale di aumentare il numero totale di posti letto della capitale a 4.000, per far fronte alla continua domanda di ricoveri. “I 3.500 posti letto saranno sicuramente riempiti entro pochi giorni e la situazione peggiorera’ fino a non poter piu’ garantire assistenza a tutti i pazienti, non solo quelli affetti da Covid”, ha dichiarato il presidente della Tokyo Medical Association Haruo Ozaki. “C’e’ anche da considerare che il personale medico e’ allo stremo, medici e infermieri svolgono turni massacranti da prima delle feste di Capodanno e per questo e’ necessario assolutamente ridurre i nuovi ricoveri al piu’ presto con ogni mezzo”, ha aggiunto Ozaki.
OLIMPIADI A RISCHIO?
Il governo metropolitano di Tokyo, spiega la Dire (www.dire.it), ha annunciato la decisione di rinviare a data da destinarsi le esibizioni della torcia delle Olimpiadi, in programma nei prossimi giorni in varie localita’ della capitale come momento celebrativo dei Giochi. “Vista la recente evoluzione dell’emergenza sanitaria e dello stato di emergenza dichiarato dal governo, riteniamo di dover sospendere per almeno un mese le celebrazioni per contribuire a ridurre il flusso di persone e l’ulteriore diffusione del virus”, si legge in un comunicato del governo metropolitano della capitale.