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Bellanova e Bonetti si dimettono: Renzi apre la crisi di Governo

Matteo Renzi Italia Viva

Si apre la crisi di Governo, Renzi: “Le ministre Bellanova e Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto si dimettono”. Inutili i tentativi di mediazione dell’ultimo minuto

Non sono serviti a far rientrare la crisi di Governo i tentativi di mediazione dei pontieri di maggioranza. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi nel corso dell’attesa conferenza stampa del pomeriggio ha annunciato le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti, oltre a quelle del sottosegretario Scalfarotto.

“La crisi politica non e’ responsabilita’ di Italia viva ma e’ aperta da mesi”, aggiunge Renzi. “Nell’affermare la fiducia incrollabile nel presidente della Repubblica noi pensiamo che si debbano affrontare i tre punti cardine che le ministre e il sottosegretario hanno scritto al presidente del consiglio“. Si tratta, dice Renzi, “di tre questioni poste al presidente del consiglio”.

Se le forze politiche dell’attuale maggioranza hanno voglia di affrontare i temi sul tappeto lo facciano, ma senza continui giochi di parole. La democrazia ha delle forme e se non vengono rispettate allora qualcuno deve avere il coraggio anche per gli altri”, aggiunge.

Il primo punto posto da Matteo Renzi in conferenza stampa come questione a cui il premier dovra’ dare una risposta nel corso della crisi attiene “alle forme della democrazia”. In questo senso, Renzi ricorda: “l’uso reiterato dei decreti, la delega ai servizi, la trasformazione della democrazia in un grande reality show. Non l’accettiamo”.

Le parole di Conte

In precedenza il premier Conte era salito al Quirinale da Mattarella per riferire sull’approvazione del Recovery Plan e sulla verifica di maggioranza. “Auspico che tutti si possa lavorare in modo costruttivo, perché la crisi non sarebbe capita dal Paese. Sono tornato a piedi dal Quirinale e le persone ci chiedono di continuare, in una situazione così complessa e difficile per il Paese. Noi dobbiamo lavorare. Il governo può andare avanti solo con l’appoggio di tutte le forze di maggioranza” aveva detto Conte, rientrando a palazzo Chigi, come riferisce la Dire (www.dire.it). Poi una battuta sui “responsabili” in aiuto all’esecutivo, come preannunciato anche da Mastella:  “Il governo non può andare avanti cercandi qua e là”.

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