La PrEP è in grado di prevenire l’HIV ma senza uso del preservativo studi scientifici hanno dimostrato un aumento di altre malattie sessualmente trasmissibili
La PrEP o profilassi pre-esposizione consiste nell’assumere una combinazione di farmaci attivi contro HIV prima dei rapporti sessuali. Correttamente assunta da persone sieronegative a rischio di infezione, la PrEP si è dimostrata efficace nel prevenire l’acquisizione dell’infezione da HIV.
Se la PrEP è in grado di prevenire l’HIV, c’è però un’altra faccia della medaglia che merita attenzione: diversi studi pubblicati in letteratura dimostrano un consistente aumento di altre malattie a trasmissione sessuale come clamidia, gonorrea, sifilide, epatite A, B e C in chi comincia ad assumere quotidianamente la pillola preventiva.
Tutto questo potrebbe essere spiegato dal fatto che chi comincia ad assumere il farmaco preventivo smette di usare il preservativo e così alza una barriera contro l’HIV ma rimane indifeso contro le altre infezioni.
I dati di un recente studio australiano, pubblicato sul Journal of the American Medical Association, dimostrano però che non è così: all’interno del gruppo di pazienti che facevano uso di PrEP non si registravano differenze sostanziali tra i pazienti che indossavano il condom sempre, chi lo indossava saltuariamente e chi non lo indossava mai.
Le uniche variabili che sembravano aumentare il rischio di contrarre clamidia, gonorrea e sifilide erano il numero di partner casuali e la partecipazione a sesso di gruppo. Il che potrebbe far pensare che la PrEP incentiva l’adozione di comportamenti sessuali più disinibiti.
Per i ricercatori la spiegazione potrebbe essere più semplice: non è da escludere che chi comincia ad assumere la pillola per prevenire l’HIV aumenti la frequenza dei controlli medici e così facendo vengono diagnosticate molte più infezioni sessualmente trasmissibili.
Il modo migliore, ad oggi, per difendersi dalle infezioni trasmesse con un atto sessuale rimane l’utilizzo del preservativo. Certamente la PrEP è molto utile nella difesa dall’infezione da HIV in specifici contesti, ad esempio per chi fa sesso dopo aver bevuto o dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti e quindi meno capace di controllarsi e di indossare regolarmente il preservativo.
Dott. Marco Galluzzo
Dermatologo – Ricercatore Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”