Fumo: ecco quali sono i danni del monossido di carbonio che si lega ai globuli rossi, sostituendo così l’ossigeno normalmente presente nel nostro sangue
Il monossido di carbonio (CO) è un gas emesso durante la combustione del tabacco e della carta all’interno della sigaretta.
Incolore e inodore, si trova anche nell’ambiente che ci circonda, ovunque ci sia del carbonio che brucia: il monossido trova negli scarichi delle industrie, nei gas di scarico delle auto, nelle caldaie, ad esempio.
La dottoressa Licia Siracusano, coordinatrice del Centro Antifumo di Humanitas, spiega quali siano i danni provocati dal monossido di carbonio.
Monossido di carbonio: il fumo fa così male?
La maggior fonte di contaminazione da monossido di carbonio, per un fumatore medio, è il fumo di sigaretta.
Questo significa che, per quanto possa vivere in una zona inquinata, nella quale l’aria è irrespirabile, il danno maggiore ai suoi polmoni lo fanno senza dubbio le sigarette.
Il monossido di carbonio si lega ai globuli rossi, sostituendo così l’ossigeno normalmente presente nel nostro sangue: sia quando si fuma, sia quando non si fuma, i globuli rossi trasporteranno meno ossigeno, e di conseguenza ogni tessuto del nostro organismo ne avrà meno da utilizzare.
Il monossido di carbonio ha la capacità di legarsi all’emoglobina con una potenza 325 volte superiore rispetto all’ossigeno. Un legame davvero letale: il monossido di carbonio diventa dunque a tutti gli effetti un veleno.
Il danno da monossido di carbonio è irreversibile?
Alti livelli di monossido di carbonio nel sangue portano al danneggiamento cellulare dell’organismo.
Il legame tra emoglobina e monossido di carbonio è però reversibile, per cui bastano un paio di giorni di astinenza dal fumo per riossigenare quasi completamente il sangue e i tessuti.
Nel fumatore attivo il costante contatto con il fumo di sigaretta rende impossibile la completa ossigenazione del sangue, con varie conseguenze, tra cui un peggioramento delle prestazioni fisiche e intellettuali.
I danni visibili del monossido
Il monossido di carbonio causa una serie di danni visibili, che con il tempo si fanno più marcati. Per cominciare, nei fumatori la pelle appare grigia, rovinata e opaca, e i capelli sono più aridi e secchi.
Rispetto alla media dei coetanei che conducono una vita più sana, senza fumare, le rughe appaiono prima e sono più profonde.
Questo è però solo quello che si vede; in realtà non esiste parte del nostro organismo che non soffre della mancanza di ossigeno: cuore, polmoni, intestino, gola, cervello, placenta.
Quali sono i danni meno visibili?
Le performance atletiche sono decisamente compromesse dagli alti livelli di monossido di carbonio nel sangue e altrettanto vale per i rapporti intimi, anche a causa dell’irrigidimento dei vasi sanguigni causato dalla nicotina.