Artrite reumatoide: senza metotressato vaccino più efficace


Artrite reumatoide: uno stop temporaneo al metotressato sembra migliorare la risposta al vaccino influenzale secondo uno studio su Lancet Rheumatology

Artrite reumatoide: senza metotressato vaccino più efficace

Stando ai risultati di un’analisi della letteratura, pubblicata sotto forma di “Commento” su Lancet Rheumatology, una sospensione temporanea del trattamento con MTX, dopo esser stati vaccinati per l’influenza, potrebbe migliorare la riposta vaccinale nei pazienti affetti da artrite reumatoide (AR). Lo studio ha mostrato come un’interruzione della somministrazione di MTX di durata pari a 2 settimane dall’esecuzione del vaccino non era associata a rischi di recidive di malattia reumatologica.

Razionale e analisi della letteratura
MTX è spesso utilizzato come trattamento di prima linea per l’AR; tuttavia, gli effetti immunosoppressivi del DMARDcs in questione potrebbero comprometter la risposta al vaccino anti-influenzale. Su questi presupposti è nato il nuovo studio, nel corso del quale i ricercatori hanno passato in rassegna la letteratura corrente sulla valutazione degli effetti della sospensione temporanea del trattamento con MTX sul titolo di anticorpi al vaccino influenzale trivalente.

La ricerca sistematica di letteratura ha portato ad identificare, in primis, un trial clinico randomizzato del 2017 nel corso del quale un campione di pazienti in trattamento con MTX per AR era stato randomizzato a:
– Continuare il trattamento con MTX (n=54), indipendentemente dal vaccino anti-influenzale
– Sospendere il trattamento con MTX un mese prima del vaccino  (n=44)
– Sospendere il trattamento con MTX da 2 settimane prima a 2 settimane dopo il vaccino (n=49)
– Sospendere il trattamento con MTX per un mese dall’esecuzione del vaccino (n=52)

I risultati dello studio hanno documentato una risposta vaccinale soddisfacente (definita in base ad un incremento ≥4 volte del titolo anticorpale) nella maggior parte dei gruppi in studio. Tuttavia, è stato anche osservato che i titoli anticorpali erano più elevati in assoluto nel gruppo di pazienti che sospendeva il trattamento con MTX per 4 settimane dall’esecuzione del vaccino.

In uno studio multicentrico successivo, avente disegno prospettico, i pazienti con AR erano stati randomizzati, invece, a continuare il trattamento con MTX indipendentemente dalla pratica vaccinale (n=156) o a sospendere il trattamento con MTX per 2 settimane (n=160) dopo essere stati vaccinati con un vaccino quadrivalente per l’influenza.

In questo caso, i risultati di questa analisi hanno indicato il raggiungimento di un titolo anticorpale soddisfacente nel 75,5% dei pazienti che avevano temporaneamente interrotto il trattamento con MTX rispetto al 54,5% del gruppo di controllo (p<0,001). Nessuno dei due gruppi in studio, inoltre, era andato incontro a recidiva di malattia.

In un’analisi post-hoc di entrambi gli studi sopra citati, la sospensione del trattamento con MTX per 4 settimane era associata ad un incremento moderato delle recidive di malattia. Invece, un’interruzione del trattamento con MTX per 2 settimane non risultava associata all’induzione di una più elevata attività di malattia.

Limiti e implicazioni dell’analisi
I risultati di quest’analisi di letteratura suggeriscono come un’interruzione temporanea del trattamento con MTX dopo vaccinazione anti-influenzale potrebbe aumentare il titolo anticorpale.
Ciò premesso, però, i ricercatori hanno anche ammesso la limitata generalizzabilità dei risultati degli studi utilizzati per l’analisi: entrambi, infatti, erano stati eseguiti in Corea del sud e con dosaggio di MTX ridotti al basale. Inoltre, non era chiaro da questi dati il ruolo di alcuni fattori come l’età del pazienti, la modalità di somministrazione del farmaco, la durata e il grado di attività di malattia.

Sarebbe opportuno, pertanto, ripetere l’’esperienza su una coorte prospettica internazionale per esplorare meglio l’effetto dell’interruzione di MTX sulla risposta vaccinale.

Gli autori dello studio hanno sottolineato l’importanza della vaccinazione anti-influenzale come strumento di diagnosi differenziale e, soprattutto, di prevenzione della coinfezione tra influenza stagionale e Covid-19.

Di qui la necessità, concludono i ricercatori,“…che l’evidenza disponibile sia declinata in maniera opportuna e limitata ai pazienti con malattia ben controllata, affinchè questi pazienti siano edotti dei benefici potenziali e dei rischi di omissione di 1-2 dosi di MTX in relazione all’efficacia del vaccino anti-influenzale e, forse, della vaccinazione anti-Covid-19”.

Bibliografia
Mehta P et al. Influenza vaccination and interruption of methotrexate in adult patients in the COVID-19 era: an ongoing dilemma. Lancet Rheumatol. Published online November 10, 2020. doi:10.1016/S2665-9913(20)30392-1. Leggi