Crisi di governo, oggi partono le consultazioni al Colle con i presidenti delle Camere: il calendario. Rispunta Renzi: “Ora esecutivo di legislatura”
L’Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica ha comunicato il calendario delle consultazioni per risolvere la crisi di governo dopo le dimissioni del premier Conte. Inizieranno nel pomeriggio di oggi dopo la celebrazione mattutina del ‘Giorno della Memoria’ al Quirinale.
IL CALENDARIO DELLE CONSULTAZIONI
MERCOLEDÌ 27 GENNAIO:
ore 17:00 Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati
ore 18:00 Presidente della Camera dei deputati, On. Dott. Roberto Fico.
GIOVEDÌ 28 GENNAIO (MATTINA)
ore 10.00 Gruppo Parlamentare “Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” del Senato della Repubblica
ore 16.00-16.45 Rappresentanti dei gruppi Misti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
GIOVEDÌ 28 GENNAIO (POMERIGGIO)
ore 16.45 Gruppo Parlamentare “Liberi e Uguali” della Camera dei deputati
ore 17.30 Gruppi Parlamentari Italia Viva – PSI del Senato della Repubblica e Italia Viva della Camera dei deputati
ore 18.30 Gruppi Parlamentari “Partito Democratico” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
VENERDÌ 29 GENNAIO
La mattina del 29 gennaio si svolgera’ la Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte Suprema di Cassazione. Le consultazioni seguiranno nel pomeriggio
ore 16.00 Gruppi Parlamentari “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati Gruppi Parlamentari “Forza Italia – Berlusconi Presidente – UDC” del Senato della Repubblica e “Forza Italia Berlusconi Presidente” della Camera dei deputati Gruppi Parlamentari “Lega – Salvini Premier” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, rappresentanti delle componenti “Idea e Cambiamo” del Gruppo Misto del Senato della Repubblica e “Noi con l’Italia – USEI – e Cambiamo” del Gruppo Misto della Camera dei deputati.
Ore 17.00 Gruppi Parlamentari “Movimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati.
PARLA RENZI
“Dopo giorni di fango contro di noi, tutto è più chiaro. Non è Italia Viva ad aver aperto una crisi: è l’Italia che deve affrontare una crisi da far tremare i polsi“. Come spiega la Dire (www.dire.it) Matteo Renzi nella enews fa il punto prima di salire al Quirinale per le consultazioni con il Capo dello Stato. Per Renzi la gestione della crisi pandemica e di quella economica da parte del governo è stata largamente deficitaria: “Siamo tra i peggiori al mondo come PIL nel 2020, come rapporto popolazione/decessi per Covid, come numero di giorni di scuola persi dai ragazzi. Il Recovery Plan è l’ultima occasione: va colta adesso. Per il momento non è all’altezza delle nostre aspettative e soprattutto dei bisogni dell’Italia. Chiediamo un salto di qualità nella gestione della Res publica“.
Renzi spiega che questo “significa scommettere su progetti che fanno crescere i posti di lavoro, come tutte le associazioni di categoria hanno chiesto in questi giorni al Governo, non che garantiscano sussidi. Significa cambiare passo nella gestione dei vaccini: la struttura del Commissario mostra evidenti ritardi, come gia’ era accaduto per le mascherine, per i tamponi, per i banchi a rotelle. Significa avere una visione da qui a 30 anni, non da qui a trenta minuti. Significa essere garantisti, non giustizialisti”. Il Governo Conte, aggiunge Renzi, “era nato per mandare a casa Salvini. Rivendico quella scelta. E ancora ricordo i “No, giammai” del gruppo dirigente del PD che preferiva le urne a un nuovo Governo. Cambiando idea hanno permesso di evitare un esecutivo sovranista. Anche allora fummo criticati come lo siamo oggi. Forse in questa fase il massacro mediatico che abbiamo subito è stato persino peggiore. Ma voglio che tutti coloro che leggono le Enews sappiano che chi sta in Italia Viva e chi la sostiene sceglie di lottare per il bene comune, non di appiattirsi sui luoghi comuni. Noi non abbiamo paura di dire la verita’ anche se per quella verita’ i professionisti delle fake news ci attaccano ovunque. Ma la politica è difendere delle idee, non cercare degli incarichi. E chi sta con noi deve ricordarsi che non rinunceremo mai al coraggio delle battaglie scomode e alla liberta’ delle proposte difficili”.
Renzi aggiunge: “Ora possiamo finalmente fare ciò che serve al Paese, ai suoi insegnanti, ai suoi lavoratori, ai suoi giovani: un governo serio, di legislatura, che dia risposte concrete e non evasive alle sfide drammatiche della pandemia e assicuri la ripresa. Un governo europeista non a parole, ma nei fatti: capace di concretizzare in progetti il gigantesco sforzo del Next Generation EU. Con un documento serio, scritto bene, concreto”.