Negli Usa scoperta la balena di Rice: appena 100 esemplari. L’annuncio di un gruppo di scienziati che era sulle sue tracce fin dal 2000
La scoperta di una nuova specie di balena è stata annunciata da un gruppo di scienziati che era sulle sue tracce fin dal 2000. Il cetaceo abita una limitata porzione delle acque nord-orientali del Golfo del Messico, a largo delle coste sud-orientali degli Stati Uniti. L’equipe di esperti responsabile della scoperta, tre americani e un giapponese, ha comunicato l’esito delle ricerche in un report pubblicato sulla rivista scientifica Marine Mammal Science. Le prime ipotesi sulla possibilità dell’esistenza della nuova specie, ritenuta fino a quel momento solo una sottospecie della cosiddetta balena di Bryde del Golfo del Messico, erano state formulate nel 2000 da un gruppo di genetisti della Us National Oceanic and Atmospheric Administration (Nooa), un ente che ha preso parte anche al nuovo studio.
Decisivo nel confermare le differenze tra le due specie, spiega la Dire (www.dire.it), è stato l’esame di campioni genetici e l’analisi morfologica di un esemplare di mammifero marino spiaggiatosi nel 2019 sulla costa della Florida, inizialmente ritenuto una balena di Bryde. Lynsey Wilcox, scienziata della Nooa che ha firmato il report, si è detta “sorpresa” dal fatto che ci fosse una specie non nota di balena, a maggior ragione in un’area così vicina agli Stati Uniti. La nuova specie di mammifero è stata denominata balena di Rice, dal nome del biologo specialista in cetacei Dale W. Rice, deceduto nel 2017, ed è già considerata in pericolo di estinzione dalla National Marine Fisheries Service (Fms). L’ente, un’agenzia federale, l’ha inserita nella lista di animali da proteggere nel 2019, quando era ancora ritenuta una colonia delle balene di Bryde. Si stima che la popolazione complessiva nella acque statunitensi non superi le 100 unità.
(Foto Us National Oceanic and Atmospheric Administration (Nooa)