Lotteria degli scontrini, Consumerismo denuncia: nei piccoli comuni meno del 20% degli esercenti ha aderito a sistema. Problemi anche nei supermercati
La Lotteria degli scontrini sta riscontrando ostacoli e difficoltà in molte zone del paese, e più della metà degli esercenti non ha ancora adeguato i registratori di cassa, per carenza di tecnologia o connessione o per le difficoltà nell’affrontare le spese di aggiornamento software. Lo denuncia oggi Consumerismo No Profit, associazione dei consumatori che sta monitorando l’andamento della Lotteria partita lo scorso 1 febbraio.
“In media in Italia la metà dei negozi ancora non ha aggiornato i propri sistemi telematici, ma la situazione peggiora nettamente nei piccoli comuni – spiega il presidente Luigi Gabriele – Qui stimiamo che meno del 20% dei registratori di cassa siano abilitati alla Lotteria degli scontrini, con ripercussioni dirette per i consumatori che risiedono nei piccoli centri, privati della possibilità di partecipare al concorso”.
“Va meglio nella grande distribuzione, ma anche qui stanno sorgendo problemi segnalati da più parti dai consumatori: ticket restaurant, sconti e buoni sono infatti esclusi dalla Lotteria, così come i pagamenti misti (parte in ticket e parte con carte o bancomat), situazione che obbliga i consumatori a rinunciare o agli scontrini validi ai fini delle vincite, o ai pagamenti con buoni o ticket restaurant, perdendo in entrambi i casi un loro diritto” – aggiunge Gabriele.
Consumerismo, nel ricordare che non serve conservare gli scontrini perché in caso di vittoria si verrà contattati via Pec o raccomandata, segnala infine che solo i pagamenti elettronici sono abilitati al concorso, e quando l’esercente inserisce il codice lotteria del cliente anche per i pagamenti in contanti, gli scontrini emessi non sono validi ai fini del concorso, e non concorreranno ai premi in palio.