Studio del Cnr analizza gli effetti della fecondità della covata sulla demografia di una specie migratrice, il torcicollo (Jynx torquilla)
L’istituto di Scienze Marine del Cnr (Cnr-Ismar), in collaborazione con l’Istituto Ornitologico Svizzero e il Museo tedesco Heineanum, ha recentemente pubblicato uno studio sulla rivista Journal of Animal Ecology, guidato da Simone Tenan di Ismar, che approfondisce le conoscenze sui meccanismi che regolano gli andamenti delle popolazioni animali, svelando gli effetti demografici della fecondità derivante da covate successive nella medesima stagione riproduttiva in un uccello migratore dal nome bizzarro, il torcicollo (Jynx torquilla).
Da decenni gli ecologi studiano i complessi meccanismi che determinano la dimensione di una popolazione, data dal numero d’individui che la compongono, e le sue variazioni nel tempo e nello spazio. Comprendere questi meccanismi ci permette di valutare la vitalità delle popolazioni animali, cioè la capacità di mantenersi e sopravvivere nel tempo senza andare incontro a estinzione, ma anche di predirne le tendenze. Questi meccanismi comprendono sia fattori intrinseci alla popolazione, come tassi di sopravvivenza, fecondità, reclutamento, immigrazione, emigrazione e competizione tra individui, ma anche fattori estrinseci come i cambiamenti ambientali o le interazioni tra specie diverse.
Negli uccelli la fecondità si riferisce al numero di giovani che riescono ad involarsi per ciascuna femmina o coppia riproduttrice, ed è un fattore che può influenzare pesantemente la demografia di una specie. Il quadro si complica se si considera che alcune specie producono più covate nel corso di una stagione riproduttiva e che normalmente i processi naturali, come la riproduzione, sono osservati solo parzialmente. Per valutare quindi l’importanza delle nuove nascite per la demografia di una specie è necessario utilizzare degli approcci analitici che consentano di stimare la porzione di eventi riprodutti sfuggiti agli occhi dei ricercatori.
La ricerca ha riguardato due popolazioni distinte, una in Svizzera e una in Germania, e ha portato allo sviluppo di un modello innovativo capace di integrare diverse fonti di dati raccolti per ciascuna popolazione, come il conteggio delle coppie nidificanti, dati di riconoscimento individuale dei riproduttori, dati di fecondità per un campione di coppie riproduttrici e la relativa data di deposizione delle uova. Diverse metriche legate alla fecondità sono state stimate per prime covate in una stagione, seconde covate, o covate di rimpiazzo che spesso seguono eventi riproduttivi falliti. Queste metriche, insieme ad altri parametri demografici come i tassi di sopravvivenza e di immigrazione, sono state messe in relazione alle variazioni della dimensione delle popolazioni nel tempo. Ne è emerso che la competizione tra individui della stessa specie può diminuire la fecondità delle seconde covate, e questo ha ripercussioni sull’andamento della popolazione, insieme alle variazioni nei tassi di sopravvivenza e immigrazione.
La comprensione approfondita di questi meccanismi ha importanti risvolti conservazionistici e risulta estremamente importante per predire il rischio che una popolazione rara o minacciata vada incontro a estinzione.