Il viaggio intorno al mondo di Filo Vals, il cantautore che scrive in 4 lingue: l’artista classe 1996 racconta il suo primo disco omonimo
Scrive in quattro lingue e le fa sembrare come se non ci fosse differenza tra di esse. Colpisce per questa capacità di abbattere ogni frontiera il disco di debutto omonimo di Filo Vals, cantautore classe 1996 di Roma ma cittadino del mondo. Dall’Italia agli studi in Inghilterra passando per i palchi di tutta Europa, Filippo Valsecchi – questo il suo vero nome – di strada (nel vero senso della parola) ne ha fatta. Talmente tanta da trasformare i chilometri percorsi in musica. E non è un caso se l’album con cui si presenta ha la forma di un vero e proprio viaggio internazionale. Undici le tappe del suo itinerario, brani – anticipati dai singoli “Occasionale”, “Bellissima noia” e “Insonne” – che si snodano facilmente tra italiano, inglese, francese e spagnolo.
D’altronde l’intento principale di Filo Vals è abbattere ogni muro, come ha raccontato lui stesso in un’intervista a distanza con la Dire Giovani (www.diregiovani.it).
“È fondamentale per me questo aspetto- ci dice- in quanto credo che la musica, come l’arte, abbia il compito di unire le persone o perlomeno di creare ponti là dove ci sono ancora muri”. Nella tracklist, così, Filo Vals ci trasporta da un luogo all’altro: dalle strade di Madrid in “Yo no hablo español” a quelle di Parigi in “Au loin”. In mezzo tanto cantautorato di ispirazione italiana, come succede in “Occasionale”, e le ballad dall’atmosfera britannica come in “Perhaps”. Si canta a squarciagola e si balla con Filo Vals, senza percepire differenze tra una lingua e l’altra.
1. Mentre la pioggia balla con il vento;
2. Roses;
3. Yo no hablo Español;
4. Occasionale;
5. Perhaps;
6. Insonne;
7. Il fiore e l’ape;
8. Bellissima noia;
9. Dance;
10. Lunedì;
11. Au loin.
“Le lingue le ho studiate al liceo – ricorda il cantautore – e all’università”, poi “usarle nel disco è venuto in maniera del tutto naturale e fluido, è stato anzi molto divertente. Ascoltando sempre musica da tutte le parti del mondo, in francese, spagnolo e inglese, mi piaceva l’idea di provarci e il risultato mi ha molto emozionato”.
E questo giro per il globo è evidente già dalla cover del disco, che vede in primo piano un Filo Vals bambino: “Avrò avuto neanche un anno e mi piaceva l’idea di avere l’innocenza di un bambino sul mondo con questa sua presenza onirica che emanava anche la voglia di sognare un mondo migliore“.
Dopo aver partecipato ad AmaSanremo ma senza volerlo veramente, Filo Vals di sogni adesso ne ha parecchi. Uno tra tutti quello di tornare sui palchi di tutta Europa quando l’emergenza Coronavirus sarà passata: “Il più grande desiderio è sicuramente quello di portare questo disco sui palchi d’Italia e possibilmente d’Europa, anche in piccolissimi club, non ci importa. Vogliamo soltanto stare a contatto con la gente, cantare tutti insieme, ballare tutti insieme. Non vedo l’ora di far partire il tour”.
“Filo Vals” è disponibile su tutte le piattaforme di streaming per Papaya Records e Sony Music Italy.