Etnologia: Italia e Tunisia collaborano in Foopromag


Etnologia: Italia e Tunisia lanciano Foopromag

Presentato nell’ambito dell’area disciplinare ‘Patrimonio Culturale, il progetto FOOPROMAG – The earliest food production in the Eastern Maghreb: How? When? Where? è co-diretto da Giulio Lucarini (Cnr-Ispc, sede di Roma) e Mondher M’hamdi (ISAM-Kasserine, Università di Kairouan); il progetto si inserisce nell’accordo scientifico, attualmente in fase di definizione, tra l’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc), l’Institut National du Patrimoine (INP) tunisino -rappresentato da Nabiha Aouadi e Lotfi Belhouchet- e l’Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente (ISMEO) -rappresentata da Alfredo Coppa e dallo stesso Giulio Lucarini.

Lo studio delle origini delle economie agricole e pastorali e dei loro impatti ambientali a lungo termine è oggi di grande rilevanza sia per il ruolo che queste strategie di sussistenza ricoprono ancora tra le comunità africane, sia per il dibattito sui loro effetti ecologici. Comprendere le cause che hanno spinto i gruppi di cacciatori-raccoglitori ad adottare economie di tipo produttivo durante fasi di forte stress climatico è assolutamente prioritario se si considerano le risposte ai mutamenti ambientali e alla crescente aridificazione che numerose regioni del pianeta sperimentano anche oggi.

Il progetto FOOPROMAG intende l’analisi del modello economico e occupazionale e il grado di mobilità dei gruppi umani insediati lungo le alture della dorsale tunisina durante il VI millennio a.C. Un altro importante obiettivo del progetto è la ricostruzione delle possibili relazioni genetiche che legavano questi gruppi ad altre popolazioni neolitiche del Nord Africa e del Mediterraneo centrale.

Queste attività di ricerca saranno messe in atto attraverso l’indagine stratigrafica e un set di analisi multidisciplinari da effettuare presso il sito neolitico di Doukanet el Khoutifa, situato sull’altopiano di El Gueria, nei pressi di Siliana. Questo sito può essere considerato il più importante villaggio neolitico, associato a una serie di sepolture, portato alla luce finora nel Maghreb orientale.

L’acquisizione di un nuovo corpus di dati attendibili sull’occupazione neolitica a Doukanet el Khoutifa consentirà di dedurre le funzioni esatte del sito e l’organizzazione territoriale legata alla gestione delle risorse alimentari e alle strategie di approvvigionamento delle materie prime.

Lo studio permetterà, inoltre, una migliore comprensione delle dinamiche di trasformazione che, nel corso del VI millennio a.C., spinsero i gruppi epipaleolitici capsiani a integrare le loro economie di caccia-raccolta con lo sfruttamento di animali domestici, secondo modalità diverse rispetto a quanto avvenuto nel Levante e lungo la sponda settentrionale del Mediterraneo.

Lo sfruttamento integrato di piante e animali selvatici e domestici è ancora vitale in diverse regioni dell’Africa settentrionale, così come lo era durante la tarda preistoria; il progetto FOOPROMAG fornirà così preziosi dati e nuovi spunti al fine di una migliore gestione di queste risorse in futuro.

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