A 17 anni dal suo debutto, Chicoria torna con 10 inedite tracce, rappate stando in piedi sulle macerie del paese: fuori “Servizio funebre 2”
A distanza di diciassette anni dal suo debutto, Chicoria torna con un nuovo album, pubblicato per Sucream in licenza a Sony Music Entertainment Italy, Servizio Funebre 2: 10 tracce rappate stando in piedi sulle macerie di un paese e di un sistema, che esalta il furbo e la svolta e dimentica di raccontarti come vanno a finire quelli che svoltano facile.
La testimonianza artistica e umana di un percorso musicale di strada, vent’anni di storia vissuta in prima persona. Vent’anni in cui il rap è passato dal ghetto alle classifiche, dai crimini ai capelli colorati, spesso appannaggio dell’ego celebrazione dei rapper, piuttosto che del racconto del quartiere e della città. Il rap è il medium della comunità, Chicoria il conduttore più inadatto a non dire quello che pensa.
Benvenuti al talk show dedicato al funerale della politica, della musica e di tutte le nostre certezze. Addentratevi fra le macerie del nostro mondo accompagnati dall’unica colonna sonora adeguata: Servizio Funebre 2.
Non è bastato un solo Servizio Funebre (l’album pubblicato da Chicoria nel 2014) a mandare a casa falsi miti e ideologie, così il rapper romano, l’influencer ante-litteram ha ripreso carta e penna per ribadire un paio di concetti. Da bravo cronista del suo tempo, Chicoria si è seduto nel suo studio televisivo per mandare in onda il suo talk show ad altezza zero, from the people to the people, proletario nella ragionevolezza, riottoso nei termini, definitivo nelle rime. In collegamento esclusivo: discariche abusive di ideologie, cantieri dell’alta velocità nel dimenticare le promesse dei politici, la borsa di milano per gli aggiornamenti sulle vendite di dignità da parte di artisti e intellettuali e un collegamento esclusivo con Temptation Island per scoprire quale amico ti tradirà per primo. Sarebbe un racconto amaro e triste se Chicoria non fosse un romano che conosce la strada e che conosce le armi dell’ironia.
Servizio Funebre 2 ha visto ancora una volta Chicoria confrontarsi con altri “colleghi”, special Guest d’eccezione: Franco 126 e Massimo Pericolo.
Servizio Funebre 2 si apre con una consapevolezza. La consapevolezza dell’errore che molti giovani e meno giovani continuano a commettere al giorno d’oggi. Con “A caro prezzo” Chicoria ci ricorda che nulla viene mai lasciato al caso e che la scelta della criminalità si paga sempre.
Un tema, questo, che si ripete nel corso del disco, sottolineato ancora di più dal brano “Passaggio su passaggio”. Una traccia che analizza ancora più nel profondo le difficoltà nell’affrontare la vita criminale, partendo dall’esperienza personale. Un’esperienza personale che Chicoria condivide con Massimo Pericolo, dai trascorsi simili, che ha deciso di raccontare in questo disco con la traccia “Infamia”.
Servizio Funebre, però, è molto più di questo. Un disco che non si ferma al riscatto personale ed alla consapevolezza delle scelte sbagliate del passato, ma che guarda al futuro, offrendo uno sguardo completo sulla società di oggi. Con “Politica&Stronzate” Chicoria ci racconta della corruzione imperante in Italia, così come con “Luminare” ci offre spunti di riflessione anche sull’ambiente. Un’analisi della società che continua grazie al brano “Magna Magna”, diretto particolarmente a sottolineare le difficoltà dei giovani a trovare il loro posto in Italia.
Se da una parte i giovani vengono compresi, con “Spostate” Chicoria critica la nuova generazione musicale di giovani, nella quale non riesce a riconoscersi.
In Servizio Funebre c’è anche spazio per i sentimenti. Brani come “Perdoname” e “Passion Fruit” si offrono come uno spaccato dell’emotività dell’artista, disposto a parlare di amicizia ed amore, donando al disco un carattere ancora più umano. Servizio Funebre è anche divertimento, come sottolineato da “A tutto volume”, ma soprattutto riscatto e raggiungimento della maturazione.
Armando Sciotto, in arte Chicoria, è un rapper romano. Già a tredici anni si dedica ai graffiti e poco dopo nasce l’interesse per la musica rap. Nel corso della sua carriera, collabora e fa parte di due collettivi musicali di Roma: In the Panchine e TruceKlan. Alla pubblicazione del primo volume di “In The Panchine”, in cui collabora con i rapper Gemello, Cole e Benassa, nel 2005 segue la collaborazione con Noyz Narcos per la realizzazione dell’album “La Calda Notte”.
Nel 2007 esce il suo album “Cliente su Cliente”. Nel 2008 viene arrestato per spaccio e detenuto per 15 mesi nel carcere di Regina Coeli. Dalla detenzione trae ispirazione per la scrittura del suo libro “Dura Lex 1- la legge non è uguale per tutti”. Si tratta di un progetto che lo porterà ad instaurare collaborazioni con programmi televisivi. Uno su tutti “Annozero” di Santoro su La7.
Due anni più tardi la sua carriera musicale riparte da “Musica per ciechi, muti e sordi” e dal secondo volume del gruppo “In The Panchine”. Nel 2012 pubblica il suo album S.E.R.T. e l’anno successivo collabora con 1Zuckero per la realizzazione dell’album “Die Hard”: Duri a Morire”. Nel 2014, accanto alla realizzazione di “Servizio Funebre”, collabora con Gast per l’uscita di “Running Free”. Nel 2016 realizza l’album personale “Lettere”. L’anno successivo pubblica il secondo volume del suo libro “Dura Lex 2- la legge ancora non è uguale per tutti”.