Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini spinge per una nuova legge sull’editoria: “Bene crescita dell’acquisto dei libri, sindaci applichino norma a tutela delle librerie”
“L’editoria ha bisogno di una legge di sistema al pari di quanto accade nel settore cinematografico e audiovisivo”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo in streaming all’evento di chiusura del XIV corso di Alta Formazione in Gestione della Libreria, organizzata dalla Scuola Librai Italiani. “Sto riprendendo l’idea di un intervento complessivo sulla lettura: una legge che aiuti tutti gli attori della filiera – il libraio, i giovani autori, gli illustratori, le traduzioni, la distribuzione, le librerie, i piccoli editori – su modello della legge per il cinema”.
Nel corso del suo intervento il ministro ha commentato positivamente i dati che mostrano una crescita degli acquisti e dei prestiti dei libri: “Durante l’emergenza – ha detto – le persone hanno riscoperto la lettura, non sappiamo se questo incremento sarà permanente ma sicuramente c’è spazio per crescere ancora e per recuperare quel ritardo che abbiamo rispetto ad altri paesi sul numero di lettori. A tal proposito sarà fondamentale il lavoro del Centro per il Libro e la Lettura guidato da Marino Sinibaldi”. Il Ministro ha inoltre invitato i librai a “sollecitare i sindaci italiani ad applicare una norma in vigore ormai da quattro anni che consente loro di individuare, all’interno dei centri storici, zone di particolare pregio storico e artistico dove tutelare alcune attività, tra cui le librerie”. Franceschini ha concluso il suo intervento ricordando una delle misure messe in campo dal governo per sostenere le librerie attraverso gli acquisti di libri per le biblioteche statali, “la norma ha funzionato: lavorerò perché sia rifinanziata e diventi a regime”, ha concluso il Ministro della Cultura.