La denuncia di Amnesty: ad Axum massacri condotti da truppe eritree. Le prove raccolte dalla ong “sono clamorose e portano a una conclusione agghiacciante”
Lo scorso novembre soldati dell’esercito eritreo alleati delle truppe regolari etiopi avrebbero attaccato la città di Axum, nella regione etiope del Tigray, uccidendo “centinaia di civili disarmati” e quindi commettendo un atto “che potrebbe avere la portata di un crimine di guerra”: a sostenerlo è un report pubblicato oggi dalla ong britannica Amnesty International.
Il documento redatto dall’organizzazione è stato realizzato sulla base delle testimonianze di 41 tra testimoni e sopravvissuti e sui resoconti di altre 20 persone informate dei fatti. Le fonti di Amnesty, riferisce la ong sul suo sito, sono state intervistate di persona nei campi profughi del Sudan sud-orientale o raggiunte al telefono mentre si trovavano ad Axum.
Gli omicidi di massa riferiti all’organizzazione sarebbero avvenuti tra il 28 e il 29 novembre scorso, nella fase finale dell’offensiva militare lanciata dall’Etiopia il 4 dello stesso mese contro il partito e gruppo armato del Fronte di liberazione del popolo tigrino (Tplf), che controllava il Tigray, che si trova al confine con l’Eritrea. Il governo presieduto dal primo ministro Abiy Ahmed ha annunciato la fine del conflitto il 28 novembre, dopo la presa del capoluogo della regione, Macallè.
Stando a quanto afferma Amnesty, ad Axum, terza città del Tigray e antica capitale dell’omonimo regno, sono avvenuti “bombardamenti indiscriminati, saccheggi” e anche “raid casa per casa”. Le devastazioni riportate dai testimoni sarebbero confermate dalle immagini satellitari della città fornite dal Crisis Evidence Lab della ong. Le foto satellitari sembrerebbero inoltre indicare la presenza di fosse comuni in prossimita’ di due chiese della citta’.
Il direttore di Amnesty per l’Africa orientale, Deprose Muchena, come spiega la Dire (www.dire.it) ha detto che le prove raccolte dalla ong “sono clamorose e portano a una conclusione agghiacciante: le truppe etiopi ed eritree hanno commesso molteplici crimini di guerra nella loro offensiva per prendere il controllo di Axum”. La presenza dell’esercito eritreo durante l’offensiva in Tigray, denunciata da funzionari del Tplf e anche da governi stranieri, tra i quali quello degli Stati Uniti, e’ sempre stata smentita da Addis Abeba.