Cnpr recupera 53,7 milioni di crediti contributivi pregressi: l’istituto pensionistico dei ragionieri registra anche l’apertura di oltre 6.000 pratiche di rateizzo
Le attività della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, nel recupero dei crediti contributivi, registrano un ulteriore importante risultato per l’anno 2020: sono stati riscossi 53,7 milioni di euro relativi ai crediti pregressi, di cui 40,4 per contributi e 13,3 per sanzioni. In termini assoluti è stato recuperato il 10% del totale dei crediti.
“I risultati nell’attività di recupero – sottolinea Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione e presidente della Commissione Previdenza della Cnpr – hanno ricevuto il riconoscimento nel ‘Bilancio annuale del Sistema Previdenziale italiano” come i migliori fra gli Enti privatizzati già per le annualità 2018 e 2019”.
“L’ufficio recupero crediti dell’istituto pensionistico – ha aggiunto -, istituito nel 2017 dall’attuale CdA, ha posto in essere una massiccia attività di richiamo, diffida, regolarizzazione delle posizioni e successiva intimazione che ha già dato frutti significativi negli anni scorsi e che nello scorso anno ha visto incrementare in maniera notevole l’andamento delle riscossioni dei crediti pregressi”.
“La mole di lavoro svolto, oltre al risultato finanziario esposto, ha condotto anche all’apertura di oltre 6.000 pratiche di rateizzo che, regolari nell’ammortamento, porteranno ulteriori risorse nelle casse dell’Ente previdenziale”.