Attesi per i prossimi giorni i primi riscontri dell’inchiesta Onu sull’agguato mortale in Congo all’ambasciatore italiano Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci
I primi riscontri dell’indagine delle Nazioni Unite sull’agguato del 22 febbraio nella Repubblica democratica del Congo, con l’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo, non saranno presentati prima della metà di marzo. Secondo quanto apprende l’agenzia Dire, per la verifica del Dipartimento di sicurezza dell’Onu (Undss) bisognerà dunque aspettare ancora qualche giorno. In un primo tempo era stata indicata come riferimento la data di oggi.
Sull’agguato, avvenuto nella provincia del Nord Kivu, presso la località di Kibumba, sulla strada che conduce dal capoluogo Goma in direzione di Rutshuru, stanno indagando sia la Procura di Roma che inquirenti congolesi.
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Alcuni giorni fa dell’episodio hanno discusso nella capitale Kinshasa il presidente della Repubblica Felix Tshisekedi e David Beasley, direttore del World Food Programme, l’ente dell’Onu che aveva organizzato la missione alla quale partecipavano le tre vittime. Undss, preposto alle misure di sicurezza attuate per i programmi delle Nazioni Unite nel mondo, risponde direttamente al segretario generale Antonio Guterres.