Nei container da Cina e Hong Kong il 79% dei prodotti contraffatti


Le rotte navali della contraffazione: secondo l’ultimo rapporto Euipo da Cina e Hong Kong parte il 79% dei prodotti falsi sequestrati nei container

Nei container da Cina e Hong Kong il 79% dei prodotti contraffatti

“Le contraffazioni devono essere considerate una priorità fondamentale per i funzionari doganali che devono essere dotati di tecniche e strumenti di ricerca e ispezione più adeguati per individuare le merci contraffatte”. Giunge a questa conclusione l’ultimo report diffuso dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) con l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

Intitolato “Uso improprio del trasporto marittimo containerizzato”, il documento punta il dito contro la Cina e Hong Kong come luoghi di partenza del 79% dei prodotti contraffatti che vengono sequestrati nei container a livello mondiale. Gli ultimi dati disponibili, su cui si basa il report, non sono molto recenti purtroppo: risalgono al 2016 per cui i valori assoluti risultano poco rilevanti, ma le indicazioni percentuali sono indubbiamente significative.

Si apprende così, spiega Garantitaly, che la merce entra in Europa principalmente attraverso la Germania, i Paesi Bassi e il Regno Unito. Bulgaria, Romania, Croazia e Grecia, anche se hanno volumi relativamente bassi di commercio mediante container, registrano un alto livello di importazioni da economie ad alta intensità di contraffazione.

Via mare, si legge nel rapporto, si trasporta il 56% delle falsificazioni sequestrate nei container, ma è una cifra relativamente bassa rispetto alla cifra reale: infatti i controlli del trasporto marittimo non sono in quanto possono individuare traffici di stupefacenti, armi o specie selvatiche, ma non le merci contraffatte.

Per Christian Archambeau, direttore esecutivo Euipo, “la maggiore preoccupazione per la contraffazione di dispositivi di protezione personale e di medicinali come conseguenza alla crisi dovuta al Covid-19 ha creato la possibilità di compiere. Abbiamo bisogno di uno sforzo concertato per combattere le contraffazioni di ogni tipo e su tutte le rotte, sia nelle spedizioni di container via mare sia in quelle di pacchi postali di piccole dimensioni.
I prodotti contraffatti danneggiano il commercio lecito, sono spesso pericolosi e devono torna a essere una priorità nell’azione di contrasto alla criminalità internazionale”.