Non tutti riescono a riconoscere, capire ed esprimere sentimenti ed emozioni: è quanto accade a chi soffre di alessitimia o analfabetismo emotivo
Tutti hanno sentimenti ed emozioni. Ma non tutti riescono a riconoscerli, capirli ed esprimerli correttamente. Questo è ciò che accade alle persone che soffrono di alessitimia o analfabetismo emotivo, e che a causa di questo disturbo possono sembrare fredde, prive di sentimenti, eccessivamente pratiche e razionali.
Ma come fare a riconoscere che si tratta di alessitimia? L’alessitimia è innata oppure diventiamo alessitimici a seguito di eventi traumatici? Come aiutare le persone che sentono questi vuoti emotivi? È possibile, per chi soffre di alessitimia, avere una relazione sentimentale? Ce lo spiegano gli esperti di Guidapsicologi.it.
Cosa significa soffrire di alessitimia
Tutti noi, in misura maggiore o minore, abbiamo sentimenti ed emozioni. Un’altra cosa, ben diversa è essere in grado di riconoscere tali sentimenti o emozioni, per poi comprenderli ed esprimerli correttamente.
L’alessitimia è un disturbo che rende impossibile alla persona che soffre di rilevare le proprie emozioni o sentimenti ed esprimerli verbalmente. Ovvero è l’incapacità di tradurre le emozioni in parole. Questo è il motivo per cui queste persone possono spesso sembrare fredde, prive di emozioni ed eccessivamente pratiche e razionali. Ma no è così.
Come riconoscere se si tratta di alessitimia
Possiamo riconoscere diversi sintomi che indicano la presenza di questo disturbo, come ad esempio:
Le persone con alessitimia hanno un aspetto distante e freddo dovuto al fatto che mostrano una scarsa comunicazione, sia verbale che non verbale, che le rende poco loquaci e rigide;
Rivelano una mancanza di empatia verso le altre persone, non essendo in grado di riconoscere le emozioni altrui;
Possono avere reazioni impulsive e sproporzionate a causa di questa difficoltà nell’identificare le proprie emozioni;
Quando parliamo con una persona che soffre di alessitimia, si è soliti notare che non è in grado di cogliere le battute, l’ironia o i doppi sensi. Ciò è dovuto all’incapacità di usare la fantasia o pensare in astratto;
Nella sfera interpersonale hanno poche capacità sociali e molte difficoltà a stabilire e mantenere legami affettivi;
Inoltre, è stato dimostrato che possono mostrare una mancanza di desiderio sessuale;
Sono spesso indecise a causa della mancanza di introspezione che rende loro difficile identificare le proprie motivazioni;
Esistono vari livelli di questo disturbo e persone più predisposte a patirlo
Come in altri tipi di disturbi, ci sono persone che presenteranno tutti i sintomi e ci saranno casi in cui chi è affetto da alessitimia mostra solo una leggera difficoltà nell’identificare le proprie emozioni.
La comparsa di questo disturbo può essere causata da alcuni deficit neurologici o situazioni avverse. Inoltre, un altro fattore determinante è l’assenza di sufficienti indicazioni verbali rispetto alle emozioni vissute dalla persona durante l’infanzia.
L’alessitimia è innata o è conseguenza di avvenimenti traumatici
Esistono entrambe le condizioni. Possiamo trovare casi, chiamati alessitimia primaria, che rispondono a cause biologiche, come ad esempio alcuni deficit neurologici, fattori ereditari o che appaiono come conseguenza di malattie come la sclerosi multipla o il Parkinson.
Vi è poi la cosiddetta alessitimia secondaria, che si presenta quando una persona che ha subito qualche esperienza traumatica nel corso della propria vita, ne soffre come parte di un disturbo da stress post-traumatico. Inoltre, l’alessitimia secondaria può comparire anche in concomitanza ad altri disturbi, come depressione, disturbi alimentari e dipendenze. Allo stesso modo, potrebbe essere dovuto a un disturbo nell’apprendimento emotivo della persona.
Come aiutare una persona che sente questi vuoti emotivi
Il sostegno della famiglia e dell’ambiente più prossimo è essenziale per aiutare questi pazienti, sia durante la terapia che durante il trattamento. Come abbiamo già accennato, le persone con alessitimia non mancano di emozioni. Le sentono, devono solo imparare a esprimerle e svilupparle.
Questa incapacità di esternalizzare induce a somatizzare, il che si riflette nel loro stato fisico, e genera un’elevata sofferenza emotiva che non sanno come definire, e che impedisce l’autoregolazione. Per questo è fondamentale e necessario che possano contare su un supporto.
Avere una relazione sentimentale con soggetti alessitimici è possibile
Anche se a volte può essere frustrante poiché, come abbiamo detto, l’alessitimia è un disturbo che rende estremamente difficili le relazioni interpersonali, per chi soffre di alessitimia è possibile avere una relazione sentimentale. Tuttavia è possibile che pur provando emozioni e innamorandosi, non siano coscienti dei propri sentimenti e abbiano bisogno di aiuto per identificarli e svilupparli correttamente.
Se mi rendo conto che sono io a soffrire di alessitimia, cosa posso fare?
In questo caso, la prima cosa da fare è rivolgersi a uno psicologo professionista per stabilire una diagnosi corretta. Il trattamento si basa sullo sviluppo cognitivo della consapevolezza emotiva. L’obiettivo principale del sarà quello di aiutarti a riconoscere e dare un nome alle tue emozioni, e fornirti allo stesso tempo strategie per graduare le tue emozioni in base alla grandezza degli eventi, rivedendo lo stile di approccio e reazione finora messo in atto.