Tra mutui raccolti ed erogati 24MAX, la società di mediazione del Gruppo RE/MAX, chiude il 2020 con risultati eclatanti
Tempo di bilanci per 24MAX, la società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, che chiude il 2020 con risultati eclatanti. A partire dalla crescita del fatturato che registra un solido +101% rispetto al 2019, in linea con un incremento altrettanto importante dell’erogato (+96%). Dati che risultano particolarmente significativi, soprattutto considerando lo scenario generale. Se è vero infatti che, nonostante il calo delle compravendite immobiliari, il mondo del credito ha mantenuto gli stessi volumi del 2019, è altrettanto vero che gli esperti attribuiscono questo risultato alla crescita delle operazioni di surroga e sostituzione, favorite dai tassi ai minimi storici. Una realtà che si discosta nettamente da quella di 24MAX. “In generale questi prodotti rappresentano solo una parte molto marginale delle operazioni messe a segno dai nostri credit specialist”; spiega Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX. “Delle 1.650 pratiche raccolte nel 2020, per un valore complessivo, tra mutui raccolti ed erogati, che supera i 220 milioni di euro, oltre il 90% deriva infatti da nuovi acquisti”. I prodotti più richiesti nell’ultimo anno sono stati i mutui a tasso fisso per un importo medio di 133.300 euro. Un trend che secondo 24MAX rimarrà stabile anche nel 2021.
Rilevante anche lo sviluppo della rete di 24MAX, che nel corso dell’anno ha segnato un +128%. “Siamo passati da un team di 35 credit specialist a fine 2019 ai 76 di dicembre 2020”, spiega Bernardi. Numeri in ulteriore crescita anche a inizio 2021. “Ad oggi sono già 85 i mediatori creditizi operativi in altrettante agenzie RE/MAX, a cui presto si uniranno altri 15 già in fase di contrattualizzazione. Un incremento che ancora una volta ci permette di anticipare le tappe. Abbiamo già raggiunto nel primo trimestre l’obiettivo di 100 agenti fissato per il primo semestre. Ciò ci permette di avvicinarci ulteriormente al target di 250 collaboratori entro il 2023 indicato dal nostro piano industriale quinquennale che ha l’ambizioso obiettivo di una possibile quotazione in borsa”.
Già merito del cosiddetto “effetto Draghi”? “Sicuramente la nascita del nuovo Governo e il conseguente calo dello spread hanno contribuito a innescare un clima di generale fiducia a livello finanziario in grado di tradursi in una maggiore propensione delle banche all’erogazione di mutui”, prevede Bernardi. Tuttavia, la chiave del successo di 24MAX e la vera spinta a questa crescita esponenziale è da ricercare innanzitutto nell’unicità del suo modello di business. “I nostri credit specialist operano direttamente all’interno delle agenzie immobiliari del network RE/MAX; questo permette loro di entrare immediatamente in contatto con i clienti interessati all’acquisto di un immobile, intercettandoli sin dalle prime fasi di ricerca, nel momento stesso, quindi, in cui la domanda incontra l’offerta”, afferma Bernardi. “Si tratta di un mercato potenziale dai margini di crescita estremamente ampi, soprattutto se si considera che nelle agenzie RE/MAX si concretizzano in media circa 12.000 operazioni di mutuo all’anno”.
Inoltre, secondo Bernardi, la pandemia stessa ha disincentivato il fai-da-te rendendo più difficoltoso l’accesso agli istituti di credito ed evidenziando al contempo i vantaggi della mediazione creditizia. Vincente in questo senso anche l’approccio customer centric che caratterizza la formula 24MAX. A plus quali la tempestività e l’immediatezza del servizio di consulenza, disponibile anche al di fuori dei canonici orari delle filiali bancarie, si aggiunge infatti anche la possibilità di svolgere interamente online tutto l’iter della pratica, con vantaggi non solo in termini di sicurezza e comodità, ma anche di rapidità nei tempi di risposta. Il tutto scegliendo tra un ampio ventaglio di prodotti con diverse caratteristiche, offerti dal network di 15 Istituti Bancari Nazionali e territoriali con cui 24MAX ha siglato convenzioni. “Tra gli asset di 24MAX c’è infatti anche la capillarità territoriale che ci permette di interpretare al meglio le esigenze della clientela a livello locale, adeguando la nostra proposta alle esigenze più specifiche”.