Febbre mediterranea familiare: bene trattamento anti-IL1 nelle forme artritiche resistenti a colchicina secondo i risultati di un nuovo studio
Il ricorso alla terapia basata su inibizione di IL-1 rappresenta un’opzione efficace ed affidabile nel trattamento delle artriti da Febbre mediterranea familiare (FMF) cronicizzate e resistenti alla colchicina. Questi i risultati di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista European Journal of Rheumatology.
Razionale e obiettivi dello studio
L’artrite rappresenta tra i sintomi più comuni di FMF e, generalmente, risponde bene al trattamento con colchicina. Tuttavia, in letteratura sono stati riferiti casi di pazienti con artrite cronica prolungata e resistente alla colchicina, per i quali non ci sono molti dati sul loro trattamento ottimale (esistono documentazioni ridotte sull’impiego di DMARD e di farmaci anti-TNF).
Per quanto le terapie basate dirette contro IL-1 siano notoriamente efficaci nel prevenire gli attacchi di FMF in caso di FMF resistente alla colchicina, ad oggi non esistevano studi che avessero investigato l’efficacia di questa opzione terapeutica nel trattamento delle artriti resistenti alla colchicina e legate alla FMF.
L’obiettivo di questo studio, pertanto, è stato quello di valutare la prevelanza di artrite in una coorte monocentrica di pazienti con FMF, le caratteristiche cliniche dei pazienti artritici e l’efficacia degli inibitori di IL-1 nel trattamento delle forme artritiche resistenti alla colchicina.
Disegno dello studio e risultati principali
Lo studio ha incluso 18 pazienti con diagnosi di FMF e artrite cronica resistente alla colchicina, trattati con inibitori di IL-1 per almeno un anno, dei quali erano presenti i dati retrospettivi nel database ospedaliero del centro deputato alla sperimentazione.
Passando ai risultati, è stato documentato il raggiungimento della remissione negli attacchi artritici in 16 pazienti su 18 che avevano iniziato una terapia anti-IL1 a causa di un’artrite cronica resistente alla colchicina.
Anche negli altri due pazienti della casistica è stato osservato un miglioramento dei valori clinici e di laboratorio, pur in assenza del raggiungimento della remissione completa.
Non solo: la dose di trattamento con colchicina era ridotta con la terapia anti-IL1.
Oltre al miglioramento della sintomatologia artritica, lo studio ha mostrato il raggiungimento della remissione di altre manifestazioni cliniche della FMF grazie alla terapia con anti-IL1.
Quanto alla safety, nel corso dei 33 mesi, in media, di follow-up, non sono stati registrati eventi avversi responsabili dell’interruzione del trattamento.
Riassumendo
In conclusione, pur con alcuni limiti metodologici intrinseci (disegno retrospettivo dello studio, campione ridotto di pazienti), i risultati sull’impiego di inibitori di IL-1 nel trattamento delle artriti resistenti alla colchicina e associate a FMF sono promettenti e si accompagnano ad una riduzione della dose di colchicina impiegata, ad effetti sulla prevenzione degli attacchi di Febbre mediterranea familiare e al mantenimento della remissione. Sarà necessario, ora, confermare quanto osservato in studi prospettici ad hoc e meglio dimensionati per numero di pazienti.
Bibliografia
Kehribar DY et al. Efficacy of anti-interleukin-1 treatment in colchicine-resistant arthritis in patients with familial Mediterranean fever. Eur J Rheumatol. 2021 Jan; 8(1): 16–19.
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