In fase III abrocitinib si è rivelato efficace e sicuro nei pazienti da 12 a 17 anni con dermatite atopica da moderata a grave
L’inibitore selettivo della Janus chinasi (JAK) 1 a somministrazione orale abrocitinib si è rivelato efficace e sicuro nei pazienti da 12 a 17 anni con dermatite atopica da moderata a grave, oltre che negli adulti. È quanto emerge dai risultati dello studio di fase III JADE TEEN, presentati sotto forma di abstract al congresso dell’American Academy of Allergy, Asthma & Immunology 2021.
«Siamo entusiasti dell’introduzione dei JAK inibitori per via orale nel nostro armamentario terapeutico per gestire la dermatite atopica» ha detto l’autore principale dello studio Lawrence Eichenfield della University of California e del Rady Children’s Hospital, San Diego. «Tradizionalmente viene trattata con corticosteroidi topici a cicli intermittenti, ma in una percentuale significativa di pazienti non sono sufficienti per controllare la malattia a lungo termine».
I JAK inibitori modulano la risposta infiammatoria che si verifica nella dermatite atopica da moderata a grave. Bloccando la via di segnalazione di queste chinasi hanno effetti antinfiammatori e quindi delle potenzialità, specialmente nelle forme più gravi della malattia, ha aggiunto.
Un spin-off del trial condotto sugli adulti
Lo studio attuale, uno spin-off randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo dello studio originale che ha valutato abrocitinib negli adulti, i ricercatori hanno assegnato in modo casuale 285 adolescenti con dermatite atopica moderata/grave (età media, 14,9 anni, 50,9% maschi, 56,1% bianchi) a ricevere per 12 settimane il farmaco attivo alla dose di 200 mg, 100 mg o placebo, tutti in aggiunta alla terapia topica di base.
Gli endpoint primari erano un punteggio di 0/1 nell’Investigator’s Global Assessment (IGA) con un miglioramento di almeno 2 punti e un miglioramento dell’Eczema Area and Severity Index di almeno il 75% (EASI-75) alla settimana 12. Gli endpoint secondari includevano un miglioramento della risposta PP-NRS (Peak Pruritus Numerical Rating Scale) di almeno 4 punti, sempre alla settimana 12.
Efficace e sicuro anche negli adolescenti
Alla settimana 12 hanno soddisfatto l’endpoint IGA il 46,2% dei soggetti sottoposti alla dose da 200 mg e il 41,6% di quelli trattati con 100 mg di abrocitinib, rispetto al 24,5% del gruppo placebo. Hanno raggiunto o superato L’EASI75 il 72% del gruppo 200 mg e il 68,5% di quello 100 mg, contro il 41,5% dei soggetti esposti al placebo.
Hanno ottenuto un miglioramento di almeno quattro punti nel PP-NRS il 55,4% dei pazienti trattati con abrocitinib 200 mg e il 52,6% di quelli con 100 mg, rispetto al 29,8% del gruppo placebo. I ricercatori hanno osservato notevoli riduzioni percentuali medie entro 2 giorni dall’inizio del trattamento tra i soggetti in trattamento attivo rispetto al placebo. «Con molti farmaci non si ottiene una percentuale significativa di soggetti con un punteggio di prurito compreso tra 0 e 1, mentre abrocitinib ha determinato un sollievo dal prurito rapido e importante».
«I risultati di JADE TEEN estendono l’utilità del farmaco ai soggetti più giovani e dimostrano che è efficace e sicuro anche in questa popolazione» ha concluso. «Per un adolescente soffrire di dermatite atopica può essere particolarmente difficile, ma ora abbiamo una nuova opzione da offrire a questi giovani pazienti».
«Abrocitinib ha ottenuto una risposta statisticamente significativa rispetto al trattamento standard» ha commentato Jonathan Bernstein, professore di medicina presso l’Università di Cincinnati, non coinvolto nello studio. «I JAK inibitori sono molto promettenti, svolgono un ruolo importante nella dermatite atopica e gli adolescenti con eczema rappresentano una popolazione importante. Questi risultati sono molto incoraggianti e credo che alcuni di questi saranno presto approvati dalla Fda, se non quest’anno probabilmente il prossimo».