La sindrome premestruale è un disturbo che colpisce numerose donne, ma in maniera diversa. I sintomi fisici e psicologici per riconoscerla e i consigli per alleviarli
Si manifesta con una serie di sintomi di tipo fisico ma anche psicologico nei giorni che precedono il ciclo. La “sindrome premestruale” è un disturbo molto comune nelle donne, ma non per tutte è uguale.
Secondo le statistiche, infatti, per 7 donne su 10 questo problema è accompagnato da fastidi lievi o moderati, mentre per 1 su 10 può arrivare a essere molto severo, al punto da interferire con la qualità di vita con importanti ripercussioni sulla vita di coppia e sulle normali attività quotidiane, lavoro compreso.
Ma perché la sindrome premestruale colpisce le donne in maniera diversa? Quali sono le cause? E quali i rimedi, soprattutto in caso di sintomi intensi? Ne parliamo con gli specialisti degli ambulatori ginecologici di Smart Clinic.
Come si manifesta: sintomi emotivi e fisici
Con il termine sindrome premestruale si definisce un insieme di sintomi fisici ed emotivi che si manifestano nella seconda metà del ciclo mestruale, di solito 4-7 giorni prima della mestruazione, e migliora o scompare con l’inizio del ciclo.
I sintomi emotivi più frequenti sono:
- irritabilità;
- cambiamenti di umore;
- depressione;
- ipersensibilità;
- episodi di pianto;
- tendenza all’isolamento;
- mancanza di concentrazione, interesse e memoria.
I sintomi fisici comprendono:
- gonfiore addominale;
- tensione mammaria;
- aumento dell’appetito;
- gonfiore delle estremità;
- dolori muscolari;
- astenia;
- disturbi del sonno;
- cefalea.
Un disturbo riconosciuto di recente
Per secoli l’irritabilità e gli sbalzi d’umore premestruale sono stati sottovalutati dagli uomini e accettati dalle donne con rassegnazione. Nel 1953 però qualcosa è cambiato: per la prima volta si è cominciato a parlare Premestrual Syndrome.
Nel 1994, un altro passo avanti. La sindrome premestruale accompagnata da disturbi disforici (alterazioni dell’umore) viene inserita nel DSM-IV (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali) e quindi riconosciuta nella sua complessità.
Infine nel 2000 l’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) ha pubblicato un bollettino pratico sulla sindrome premestruale con inclusi i criteri per la diagnosi e il trattamento di questa malattia.
Le cause
Non si conoscono con certezza i fattori coinvolti nell’origine dei vari disturbi legati alla sindrome premestruale. Sono state avanzate diverse ipotesi, nessuna delle quali è stata però dimostrata. Tra queste un deficit di progesterone in fase luteinica (fase del ciclo successiva all’ovulazione, durante la quale l’utero si prepara per un possibile concepimento), oppure un aumento di stress o un alterato ricambio idro-salino.
Quello che però sappiamo è che i livelli ormonali di estrogeni e progesterone influenzano anche la produzione della serotonina, che influisce a sua volta sull’umore: probabilmente le donne che sviluppano la sintomatologia tipica della sindrome premestruale sono più sensibili alle variazioni cicliche ormonali mensili.
I rimedi
Per alleviare i sintomi premestruali si possono adottare alcuni accorgimenti, come:
Esercizio fisico e rilassamento
L’attività fisica regolare aiuta a ridurre lo stress, la tensione e l’ansia. Una delle prime cose da fare per alleviare i sintomi della sindrome premestruale è da una parte aumentare l’attività fisica; dall’altra, si possono praticare anche discipline rilassanti come la meditazione e lo yoga che hanno la stessa funzione l’hanno anche;
Alimentazione e integratori
È molto importante scegliere con attenzione quello che si mangia e si introduce nell’organismo. Utile in particolare è incrementare, sia attraverso l’alimentazione sia con appositi integratori, l’assunzione di Calcio, Magnesio e Vitamina B6 che potenziano il metabolismo della serotonina neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore.
Buone fonti di calcio sono:
- latte e i suoi derivati (privilegiando però quelli a basso contenuto di grassi)
- mandorle
- gli spinaci
- i vegetali a foglia verde.
Il magnesio si può trovare soprattutto in:
- cereali integrali
- frutta secca
- verdure a foglia verde.
La vitamina B6 è diffusa negli alimenti di origine sia animale sia vegetale e si trova in:
- latte
- pesce
- cereali
- patate
- formaggi
- spinaci
- fagioli
- carote.
I rimedi in caso di sintomi intensi
Se i sintomi non si attenuano nonostante queste attenzioni, può essere utile richiedere il consulto di uno specialista. Sulla base dell’intensità dei fastidi e della durata degli stessi, sarà il ginecologo a valutare la prescrizione della pillola contraccettiva, con assunzione continuativa, o degli SSRI cioè farmaci inibitori selettivi del reuptake (cioè ricaptazione) della serotonina.
Nelle pazienti con sintomatologia severa poi lo specialista potrà decidere se far assumere i GnRH agonisti (leuprolide) in associazione alla somministrazione in continua di estrogeni e progesterone per almeno sei mesi.
Se vuoi una consulenza su come trattare la sindrome premestruale puoi affidarti agli specialisti delle Smart Clinic di Gruppo San Donato, un innovativo concept di poliambultori con orari ampi e flessibili, che trovi all’interno di alcuni dei principali centri commerciali in Lombardia (clicca qui per scoprire dove si trovano).
All’interno delle Smart Clinic sono presenti ambulatori ginecologici a cui potersi affidare per richiedere consulenze e per trattare efficacemente questo e altri disturbi ginecologici.