Giani chiude la Toscana: aperte solo edicole e farmacie


Il governatore della Toscana Giani ha firmato un’ordinanza con la quale domenica e lunedì concede l’apertura soltanto a edicole, farmacie e parafarmacie

Il governatore della Toscana Giani ha firmato un'ordinanza con la quale domenica e lunedì concede l'apertura soltanto a edicole, farmacie e parafarmacie

Pugno di ferro del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, per Pasqua e Pasquetta. Generi alimentari, supermercati e tabaccai chiusi con l’eccezione di farmacie, parafarmacie, rivendite di giornali.

Il governatore con un’ordinanza firmata oggi stabilisce, in virtù dell’emergenza Coronavirus, la chiusura domenica e lunedì di tutti gli esercizi commerciali.

Una decisione spiega la Dire (www.dire.it), che ricalca quanto richiesto nei giorni scorsi dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. L’atto siglato da Giani prevede anche, nel rispetto della vigente legislazione d’emergenza, la facoltà della sola consegna a domicilio di generi alimentari e beni di prima necessità con prenotazione esclusivamente online e non davanti agli esercizi commerciali.

La scelta deriva dalla necessità di limitare comportamenti ed assembramenti che potrebbero accrescere il rischio di diffusione dell’epidemia da Covid-19, alla luce del numero di contagi ancora alti e della particolarità diffusività delle varianti al momento presenti. Da qui la decisione di chiudere anche i generi alimentari: il fatto di uscire dalle proprie abitazioni per fare acquisti, o anche di consumare in spazi pubblici – si legge nell’ordinanza – potrebbe determinare situazioni tali da pregiudicare le misure invece necessarie per arginare la diffusione della pandemia.

I negozi di generi alimentari e di prima necessità (vedi l’ordinanza per le tipologie di esercizi) potranno in ogni caso raccogliere ordini online o telefonici e consegnare i prodotti al domicilio del cliente. Sarà vietato farlo presso l’esercizio commerciale.

Bar e ristoranti potranno restare aperti per assicurare l’asporto e il domicilio, come previsto dalle disposizioni nazionali per le zone rosse. Ugualmente potranno fare panifici, gastronomie, rosticcerie, gelaterie e pasticcerie che vendano beni di loro produzione.

Leggi l’ordinanza