Un libro racconta la guerra degli Italiani in Albania dal 1939 al 1945


Dall’occupazione all’8 settembre, la storia dei militari italiani in Albania nella Seconda Guerra Mondiale raccontata nel nuovo libro di Niccolò Lucarelli

Dall’occupazione all’8 settembre, la storia dei militari italiani in Albania nella Seconda Guerra Mondiale raccontata nel nuovo libro di Niccolò Lucarelli

Delta Editrice pubblica nella collana War Set il nuovo volume di Niccolò Lucarelli, Italiani in Albania. 1939-1945, dedicato alle vicende italiane nel Paese delle aquile durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il volume è disponibile anche sul sito www.deltaeditrice.it.

L’occupazione dell’Albania fu la ripicca di Mussolini all’annessione dell’Austria e dei Sudeti da parte della Germania. Dalla facile occupazione del 1939, passando per l’ingloriosa campagna di Grecia dell’anno successivo, la politica di fascistizzazione del Paese e la resistenza antitedesca del 1943-45, il volume ripercorre un’altra pagina controversa del colonialismo mussoliniano. Le basi albanesi erano propedeutiche alla successiva campagna di Grecia, che, iniziata con spavalderia, rivelò ben presto un volto assai diverso: fame, freddo, fango, pioggia, equipaggiamento e armamenti inadeguati, assieme all’incompetenza dei comandi, trasformarono l’impresa in una sconfitta, con l’arretramento fino alle basi dell’Albania centrale. Soltanto l’intervento della Wehrmacht, nell’aprile del 1941, permise all’Italia di riprendere l’iniziativa.

Attraverso lo studio di documenti militari e civili italiani e albanesi, lo storico Niccolò Lucarelli ricostruisce il quadro bellico, ma anche la fascistizzazione del Paese e, soprattutto, l’importante contributo che il Regio Esercito portò alla causa nazionale albanese, dopo l’8 settembre 1943, quando migliaia di soldati italiani si unirono alla resistenza comunista. Una pagina ancora poco nota della storia militare italiana (ricostruita anche con documenti e testimonianze albanesi poco noti all’estero), che, pur fra mille difficoltà logistiche e morali, riscattò l’occupazione di quattro anni prima. Un ricco apparato iconografico, in gran parte inedito per l’Italia, accompagna questa lunga narrazione di una pagina di storia che vide, nella sua ultima parte e pur in difficilissime condizioni logistiche e morali, il riscatto morale dei militari italiani.