Togliere il pannolino è un momento importante nella crescita: ecco alcuni consigli per vivere serenamente questo cambiamento
Togliere il pannolino è una tappa molto importante per la crescita del bambino, significa acquisire nuove competenze, prendersi cura di sé e del proprio corpo, imparare che esiste un’intimità da rispettare e sviluppare nuove autonomie.
Come ogni fase è importante affrontarla nel momento giusto, senza accelerare i tempi, e con serenità. I consigli dell’Asilo Nido La Zucca Felice.
Quando togliere il pannolino: i segnali per capire se è pronto
La maggior parte dei pediatri, seguendo le linee guida dell’Accademia Americana di Pediatria, consiglia di avvicinare il bambino a questo cambiamento dai 18-24 mesi. Dal punto di vista fisiologico infatti, la capacità del controllo sfinterico avviene a partire dai 18 mesi.
Thomas Berry Brazelton negli anni ’60 propose un approccio che tenesse conto del bambino come protagonista dell’intero processo.
Ogni bambino ha una propria individualità e personalità che va tenuta in considerazione anche in questo cambiamento ed è molto importante, quindi, osservarlo e prestare attenzione ai segnali che lancia.
Quali sono questi segnali?
- In primo luogo il bambino deve saper comunicare, con linguaggio verbale o non verbale, di dover andare in bagno.
- Altro elemento da valutare è che si dimostri infastidito dal pannolino pieno e cerchi in qualche modo di toglierselo.
- Per quanto tempo il pannolino resta asciutto: se passano diverse ore tra una pipì e l’altra, può essere il momento giusto per togliere il pannolino.
- Infine, da non trascurare, che il bambino mostri interesse al vasino o senta il desiderio di imitare i grandi e crescere.
Come aiutarlo
Un primo passo può essere avvicinare ill bambino all’idea attraverso la lettura di un libro che affronti la tematica, questo lo aiuterà a comprendere il processo di quello che accadrà.
Fatelo poi familiarizzare e abituare al vasino: potete introdurlo in casa inizialmente proprio come gioco, mettendolo anche in cameretta per i suoi pupazzi.
In una seconda fase potete spostarlo in bagno e iniziare a far prender confidenza al bambino per fare la pipì.
Le prime volte non importa se il bambino non “produce” nulla, ma restate accanto a lui e sostenetelo, magari leggendogli una storia.
L’estate in genere è il periodo in cui più facilmente si affronta questo momento, soprattutto per motivi pratici come la facilità di spogliarsi rapidamente e ridurre episodi in cui il bambino si bagna e si scoraggia.
Vasino e poi riduttore o direttamente sul water col riduttore?
Non c’è una risposta giusta ed una sbagliata. Dipende dalla vostra organizzazione e dalla preferenza e comodità riscontrata dal bambino.
Sicuramente la posizione del vasino resta più comoda ed agevola l’evacuazione, pertanto qualora sceglieste di utilizzare il riduttore, consigliamo di aggiungere una pedana sulla quale poter appoggiare i piedi del bambino.
Passare però direttamente al water con riduttore significa evitare un ulteriore passaggio tra vasino e wc, ma in tal caso il bambino difficilmente vede i propri “prodotti”.
Soprattutto le prime volte è importante per i bimbi essere gratificati dal vedere di essere riusciti davvero a farla e col vasino questo avviene più facilmente. Poter guardare con i propri occhi genera una maggior motivazione per proseguire con entusiasmo in questo cambiamento.
I fratelli e le sorelle maggiori possono darci una mano!
La presenza di fratelli o sorelle può essere uno stimolo maggiore per usare il vasino o il riduttore. I bimbi infatti spesso tendono ad imitare i comportamenti dei fratelli maggiori.
In questo caso vedere il fratello che usa il water potrebbe facilitare l’accettazione del passaggio e spronare a “diventar grande”.
Evitare però di fare paragoni! Questo potrebbe mortificare il bambino e risultare controproducente.
Come sostenere il bambino a livello emotivo
Ecco come accompagnare e sostenere emotivamente il bambino in questa delicata fase di sviluppo e cambiamento:
1. date fiducia al bambino. Se sentirà di potercela fare crederà nelle sue capacità e vivrà più serenamente il momento; al contrario potrebbe rallentare o bloccare l’acquisizione di nuove competenze;
2. ogni errore di percorso è concesso. Non colpevolizzare il bambino in caso di pipì o cacca addosso; al contrario, è bene normalizzare la situazione. Rimandare al bambino che può capitare un incidente di percorso non lo farà sentire inadeguato e manterrà un atteggiamento positivo nelle varie fasi di passaggio;
3. rispettate i tempi del bambino. Se avete provato a togliergli il pannolino, magari approfittando dell’estate, ma vi accorgete che non è pronto, non abbiate timore di tornare indietro. Molto probabilmente sarà poi lui a chiedervi di utilizzare il vasino;
4. affrontate con serenità ogni fase. Non assillate il bambino ed evitate ricatti e rimproveri che potrebbero avere effetti controproducenti;
5. introducete un cambiamento alla volta. Se ha iniziato l’asilo, se è appena nato un fratellino, se state cambiando casa o è subentrata un’altra novità, aspettate che abbia interiorizzato quel cambiamento prima di affrontare l’addio al pannolino.