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Le acque radioattive di Fukushima finiranno in mare

Rifiuti nucleari da attività medicale e industriale e rifiuti derivanti dallo smantellamento delle centrali atomiche italiane: oggi i siti sono 23 ma serve un deposito

Il Giappone rilascerà in mare le acque radioattive di Fukushima: la decisione è destinata a suscitare le forti reazioni da parte dell’indotto della pesca

È ormai certa la decisione di rilasciare in mare le acque di raffreddamento radioattive accumulate nei serbatori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi in seguito al disastro naturale del 2011. La scelta verrà formalmente annunciata con tutta probabilità la prossima settimana, dopo l’incontro in programma tra il primo ministro Yoshihide Suga e la commissione di esperti tecnici nominata dal governo.

La decisione, giunta ad un punto di svolta dopo l’incontro di mercoledì tra il primo ministro e Hiroshi Kishi, presidente della federazione nazionale delle cooperative di pescatori giapponesi, è destinata a suscitare le forti reazioni da parte dell’indotto della pesca, preoccupato per le ripercussioni che la decisione avrà sull’economia di una vasta area del paese.

Il ministro dell’Economia, del commercio e dell’industria (METI) Hiroshi Kajiyama come spiega la Dire (www.dire.it) ha commentato la questione in conferenza stampa affermando: “È compito del governo coinvolgere la popolazione e i pescatori in questa decisione, spiegandone anzitutto i motivi tecnici che la rendono necessaria. Lavoreremo tutti insieme per giungere il più presto possibile ad una soluzione condivisa”.

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