Il progetto REMIAM nasce per migliorare l’accessibilità culturale del museo stesso e del territorio che lo circonda, attraverso il paradigma di “Rete dei Musei”
Il fenomeno della digitalizzazione culturale è ormai realtà da diversi anni e vede i musei e gli archivi come protagonisti di questo momento storico che spinge con forza verso un miglioramento delle performance digitali di tali spazi, attraverso un forte coinvolgimento del territorio e del pubblico.
Partecipazione, condivisione, accessibilità totale e divertimento, rappresentano le linee guida che il progetto “REMIAM” intende mettere in campo per migliorare l’accessibilità culturale del museo stesso e del territorio che lo circonda, attraverso il paradigma di “Rete dei Musei”.
L’Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni (Cnr-Icar) è partner del progetto: il suo contributo ha riguardato la definizione, progettazione e realizzazione di una piramide olografica, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di scienze sociali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e con diversi partners esterni al progetto “REMIAM”, quali l’Accademia delle belle arti di Napoli, il Centro di produzione RAI Campania e il Museo archeologico nazionale di Napoli (Mann). Tramite le tecnologie della computer grafica e sfruttando la tecnica illusoria del “fantasma di Pepper”, è possibile cogliere nuove opportunità di promozione culturale e accoglienza turistica, allestendo performance olografiche in svariati contesti quali teatri, parchi archeologici, aeroporti, stazioni ferroviarie o marittime. La presentazione innovativa dei contenuti consente di valorizzare il patrimonio artistico e musicale della Campania sul piano internazionale e in modalità inedita.
In particolare, attraverso le tecnologie digitali messe in campo – che consentono una modalità di fruizione dei materiali artistici, presentati come audio, video e sotto forma di ologramma – sono stati riproposti contenuti artistici e culturali partenopei, dall’antichità alla post-modernità, che coniugano tradizione e innovazione. Il nuovo concept di Museo, si basa infatti sulla capacità di raccontarsi mediante tecnologie in grado di far parlare le opere con i visitatori, con l’obiettivo di abbandonare la semplice fruizione lasciando il posto a un’esperienza culturale, intellettuale ed emozionale, capace di accontentare gusti ed esigenze diverse. Le moderne tecnologie dell’Internet of Things (IoT) e della Realtà aumentata saranno utilizzate per favorire tale cambiamento di rotta, disegnando uno scheletro tecnologico di aiuto alla comunicazione e alla comprensione della conoscenza legata al luogo.