Zalando aggiorna verso l’alto il suo obiettivo di prodotti più sostenibili dall’attuale 20% al 25% entro il 2023 e riduce le emissioni di gas serra
La sostenibilità non è una ‘moda’! Lo dimostrano i dati diffusi da Zalando relativamente al proprio Gmv, il Gross Merchandise Volume: nel 2020, la vendita di prodotti più sostenibili ha rappresentato circa il 16%, rispetto a circa il 7% nel 2019.
Ovvio allora che il colosso tedesco abbia annunciato di voler aggiornare verso l’alto il suo obiettivo di prodotti più sostenibili dall’attuale 20% al 25% entro il 2023, rendendo allo stesso tempo più rigorosi i criteri per definire ‘sostenibile’ un prodotto.
Contemporaneamente Zalando ha confermato di aver ridotto le proprie emissioni di gas serra del 64% rispetto al 2017 e di essere oggi arrivata a gestire tutte le proprie operazioni con il 100% di energia rinnovabile.
L’anno del Covid è stato particolarmente positivo per il commercio online e l’azienda tedesca ne ha fortemente goduto raggiungendo i 10,7 miliardi di euro, con una crescita sull’anno precedente del +30,4% grazie ad un’eccezionale acquisizione di nuovi clienti e dagli ottimi risultati ottenuti dal Partner Program.
Riccardo Vola, director of Southern Europe Zalando, afferma: “Siamo molto lieti di annunciare che, insieme a Spagna e Francia, l’Italia è tra i Paesi in cui la nostra customer base è cresciuta maggiormente. L’Italia è un mercato molto importante per Zalando e per questo continuiamo a trasformare l’accelerazione della domanda dei consumatori verso offerte digitali in opportunità di business per l’azienda, i brand e i suoi partner.
Il programma Connected Retail (il progetto attraverso cui i negozi fisici possono collegare il proprio magazzino all’e-tailer), che si è rivelato parte della soluzione per molti negozi fisici durante il lockdown in diversi Paesi europei, a breve potrà esserlo anche in Italia. In qualità di piattaforma di moda europea con una forte rete logistica e un’infrastruttura tecnologica intelligente, puntiamo a espandere il nostro supporto al settore tra i più colpiti durante la pandemia”.