Stretta sui monopattini, parte l’iter legislativo: alla guida solo se maggiorenni, obbligo del casco e limiti di velocità tra le novità in arrivo
Si avvia alla Camera l’iter parlamentare della proposta di legge, targata Forza Italia, che mira a regolamentare l’uso dei monopattini elettrici introducendo alcune novità rispetto alle norme vigenti: obbligo del casco, uso solo per chi è maggiorenne, nuovi limiti alla velocità, divieto di guida dopo il tramonto, sosta vietata sui marciapiedi. Insomma, una ‘stretta’ per cercare di ridurre gli incidenti – in alcuni casi mortali – provocati dai dispositivi di micromobilità elettrica, con multe da 50 a 250 euro, oltre alla sanzione amministrativa accessoria della confisca della ‘tavoletta’. La proposta, a prima firma del deputato azzurro Roberto Rosso come spiega la Dire (www.dire.it), è stata incardinata in commissione Trasporti con l’illustrazione della relatrice Elena Maccanti (Lega). Il testo arriva a quasi due anni dal decreto del giugno 2019 che ha introdotto la sperimentazione nelle città anche con il noleggio dei monopattini in formula sharing.
Nella relazione all’articolato si spiega: “É sufficiente guardare quanto si verifica quotidianamente nelle principali città italiane, a iniziare da Roma e da Milano per accorgersi che vi sono molte criticità alle quali è necessario porre rimedio prontamente. I monopattini elettrici, come tutti i veicoli circolanti su strada, dovrebbero essere regolati con una serie di disposizioni inserite all’interno del codice della strada. Essendo, però, ancora in corso di svolgimento la sperimentazione, e ritenendo come strada maestra da seguire quella di una regolamentazione organica della micromobilità elettrica da varare alla luce dei dati raccolti a livello empirico, la scelta che si compie con la presente proposta di legge è quella di dettare una serie di norme in materia di circolazione dei monopattini elettrici che siano il più organiche possibile, ma anche inevitabilmente transitorie in attesa di una legislazione organica e definitiva da collocare all’interno del citato codice della strada”.
LE PRINCIPALI NOVITÀ
NO AI MINORENNI E CASCO OBBLIGATORIO
Si prevede che i monopattini possono essere condotti solo da chi ha compiuto 18 anni, stabilendo l’obbligo dell’uso del casco e del giubbotto o delle le bretelle catarifrangenti. È fatto divieto di trasportare altre persone, oggetti o animali, di trainare veicoli, di condurre animali e di farsi trainare da un altro veicolo.
DIVIETO DI GUIDA NELLE ORE NOTTURNE
Si introduce il divieto di circolazione dopo il tramonto e durante tutto il periodo dell’oscurità: nelle ore ‘di buio’ è consentita esclusivamente la conduzione a mano dei monopattini.
VELOCITÀ MASSIMA E DOVE CIRCOLARE
Con la riduzione della velocità massima su strada che i monopattini elettrici potranno raggiungere si fissa il limite massimo a 20 km/h, come previsto dalla sperimentazione in corso. Si stabilisce, inoltre, che i monopattini possano circolare solo sulle strade urbane con un limite di velocità di 30 km e, dunque, sulle strade con una circolazione veicolare ridotta, oltre che sulle piste ciclabili. I luoghi individuati per la circolazione dei monopattini sono gli stessi previsti dalla sperimentazione: nelle aree pedonali, su percorsi pedonali e ciclabili, su piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata. Sui marciapiedi è consentita esclusivamente la conduzione a mano.
DIVIETO DI SOSTA SUI MARCIAPIEDI
Si specifica in maniera chiara ed esplicita il divieto di sosta sui marciapiedi per i monopattini elettrici stabilendo le relative sanzioni, fino alla rimozione del mezzo. In realtà il divieto oggi c’è, ma viene ulteriormente rafforzato. I proponenti spiegano che “il codice della strada già prevede il divieto di sosta per tali veicoli ma, ciò nonostante, proprio alla luce dei numerosi monopattini elettrici, in alcuni casi vere e proprie ‘flotte’, che sostano indisturbati sui marciapiedi, ostruendone il passo, e del fatto che gli agenti della polizia municipale non adottano alcun provvedimento volto a sanzionare tale comportamento, si è ritenuto di inserire una disposizione esplicita che elimina ogni possibilità di dubbio interpretativo”.