Arianna Muti, una studentessa dell’Università di Bologna, ha messo a punto un algoritmo che rileva e segnala i tweet misogini e aggressivi
Un algoritmo capace di individuare e segnalare i tweet misogini. Lo ha messo a punto una studentessa dell’Alma Mater di Bologna, Arianna Muti, che frequenta il corso di laurea magistrale ‘Language, society and communication’, insieme al ricercatore Alberto Barrón-Cedeño e con la supervisione del professor Fabio Tamburini.
Il progetto è stato presentato nell’ambito di ‘Evalita’, iniziativa dedicata allo sviluppo di sistemi automatici per l’elaborazione del linguaggio naturale, ottenendo la migliore performance nella sezione ‘Automatic misogyny identification’. Come si spiega sul Magazine dell’Ateneo di Bologna, si tratta di un sistema automatico in grado di identificare tweet con contenuti misogini e aggressivi nei confronti delle donne, basandosi su un algoritmo di analisi della lingua italiana addestrato a partire da un database di 5.000 tweet.
I ‘cinguettii’ digitali, racconta la Dire (www.dire.it), vengono letti e analizzati dall’algoritmo e in seguito classificati in tre categorie: non misogino; misogino e non aggressivo; misogino e aggressivo. “Twitter fa affidamento sulle segnalazioni degli utenti per identificare e rimuovere tweet con contenuti violenti e offensivi- spiega Muti- ma in molti casi questo tipo di contenuti non viene intercettato. Per questo è importante trovare soluzioni che in automatico siano in grado di riconoscere tweet in cui compaiono discorsi d’odio, in particolare nei confronti delle donne, una delle categorie più colpite dall’uso del linguaggio offensivo sui social media”.