Cloud aperto: Aruba aderisce a GAIA-X


Aruba favorisce lo sviluppo del cloud aperto e aderisce a GAIA-X, un’iniziativa europea costruita a partire da un’ampia comunità

Aruba progetto Gaia-X, informatica

Aruba entra ufficialmente a far parte del progetto GAIA-X e, conformemente ai principi di sicurezza e privacy europei, si pone come interprete del mondo cloud.

GAIA-X è un’iniziativa di un gruppo forte e diversificato di stakeholder, uniti nel loro obiettivo di creare, applicare e beneficiare di un ecosistema digitale aperto e trasparente.

Si tratta della prossima generazione che alimenterà le infrastrutture dati di domani. Parliamo di un ecosistema “open”, in cui dati e servizi possono essere resi disponibili, raccolti e condivisi in un ambiente protetto. GAIA-X è un’iniziativa europea, costruita a partire da un’ampia comunità. È un’organizzazione legalmente costituita focalizzata sulla privacy e la tutela dei dati.

Considerando la forte crescita del cloud a livello globale, GAIA-X nasce con l’intento di favorire un cloud interoperabile e sicuro. La trasparenza tipica dei progetti open permea l’intera iniziativa e consente la libera circolazione dei dati.

Ma c’è di più, la piattaforma facilita l’interazione tra le imprese e scongiura il rischio di lock-in.
L’ampia partecipazione e la concorrenza fra cloud solution provider consentono di mantenere alto il livello di innovazione, a favore di aziende e cittadini.
Sussiste, infatti, un preciso sistema di certificazione per quanto riguarda la compliance, messo a punto per garantire l’esercizio del diritto e della tutela dei dati.

GAIA-X e il cloud

È bene precisare un dettaglio: GAIA-X non è un nuovo tipo di servizio cloud. La fondazione GAIA-X è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro. Essa si propone di sviluppare un progetto europeo per una infrastruttura dati innovativa e di promuovere la sovranità digitale degli utenti.
Alla base, i valori europei di trasparenza, apertura, protezione dei dati e sicurezza.
Anche per questo motivo, il progetto è accessibile a tutte le parti interessate, siano esse grandi aziende industriali, PMI o startup.
L’utente finale è al centro dell’intera logica di gestione: proprio gli utenti sono il fattore chiave per il successo dell’economia digitale che GAIA-X intende accelerare.

Le imprese europee

Per le piccole e medie imprese, GAIA-X rappresenta un importante vantaggio competitivo. Rende infatti possibile una collaborazione senza complicazioni tra le istanze edge e cloud. Non solo, la disponibilità di standard comuni aiuta a superare la logica di gestione a silos. Le PMI trarranno vantaggio dalla trasparenza del mercato, dall’ampio accesso a soluzioni alternative e dalle opportunità che ne deriveranno.

L’Italia è il terzo Paese per rappresentanza di aziende, dopo Germania e Francia. Grandi nomi del tech si annoverano tra i fondatori del progetto, 22 in totale le aziende e le associazioni fondatrici a cui vanno aggiunti numerosi altri operatori recentemente ufficializzati.

L’impegno concreto di Aruba

In questo scenario, Aruba è “Day-1 Member” dell’ambizioso progetto. L’azienda ha aderito con entusiasmo perché convinta che qualunque servizio erogato a cittadini e imprese – italiani o europei – debba rispettare le stesse leggi, gli stessi principi e lo stesso standard tecnico. Ciò consente di garantire la totale interoperabilità tra gli operatori aderenti, a tutto vantaggio degli utenti.
Aruba, il più grande cloud provider italiano, appoggia dunque un percorso di apertura e dialogo a favore di imprese e cittadini. La società è ancora una volta in primo piano e tra i player di riferimento del settore cloud.

I dati sono sempre più importanti: rappresentano una risorsa strategica per ogni realtà aziendale. Con la propria adesione a GAIA-X, Aruba sostiene attivamente il nuovo standard europeo per la creazione e l’erogazione di servizi cloud.
Servizi versatili e trasparenti, ideali per la conservazione, gestione ed elaborazione dei dati di imprese e cittadini.
In prospettiva, la volontà è quella di rafforzare l’innovazione e l’adozione del cloud computing, favorendo al tempo stesso la sovranità digitale europea.

Aruba ha le competenze e la visione strategica per contribuire in modo consistente all’iniziativa. L’azienda propone infatti numerosi servizi per il Private Cloud e il Public Cloud e il Cloud della PA. Aruba è membro dell’AIIP e socio fondatore dell’Associazione Hoster e Registrars (AHR) e del CISPE (Cloud Infrastructure Service Providers of Europe). Inoltre, è Registro Ufficiale dell’estensione del nome a dominio .cloud.

L’azienda può inoltre contare su team di esperti capaci di affiancare imprese e professionisti per i principali servizi di data center, web hosting, e-mail, registrazione domini, servizi di connettività, housing, server dedicati, conservazione sostitutiva, PEC, firma digitale e SPID.

I servizi di Aruba e delle società consociate sono erogati principalmente attraverso quattro datacenter proprietari, due ad Arezzo ed uno a Ponte San Pietro, vicino Bergamo, dedicati ai clienti italiani e dell’Europa Occidentale, mentre una quarta struttura (DC-CZ1) serve l’Europa Centrale ed Orientale dalla Repubblica Ceca. Il Data Center di Arezzo (IT1) si estende su 5000 mq, mentre il Data Center IT2 si estende su 2.000 mq.
Il campus che ospita il Global Cloud Data Center (IT3) (2017) ha una superficie di 200.000 mq. In termini di connettività, la struttura è carrier neutral e offre la possibilità di implementare soluzioni per la connettività gestita.
Alla struttura DC-A stanno per aggiungersi i datacenter DC-B e DC-C, nuovi elementi che andranno ad arricchire il campus. I lavori del DC-B saranno ultimati entro la prima metà del 2021, mentre quelli relativi al DC-C entro la prima metà del 2022. Aruba prevede inoltre il potenziamento degli impianti idroelettrico e fotovoltaico dedicati.

Attualmente in fase di costruzione, l’Hyper Cloud Data Center rappresenta il quarto polo tecnologico di Aruba e sorgerà a Roma, nell’area del Tecnopolo Tiburtino. La struttura avrà 52mila mq di superficie destinata a data center, di cui oltre 30mila mq progettati per le sale dati. Il data center carrier neutral è progettato e gestito per rispondere ai requisiti delle certificazioni: Rating 4 ANSI/TIA 942-A, ISO 9001, 27001, 14001 e 50001.

A settembre del 2016 Aruba ha fondato, insieme ad altri provider, il CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe). Si tratta di una coalizione di aziende di tecnologia focalizzate sulla fornitura di servizi di infrastruttura di cloud computing in tutta Europa. L’obiettivo è l’adozione di un codice di condotta per la protezione di dati sul cloud. Esso prevede la possibilità per i clienti di provider di infrastrutture cloud di trattare e salvare esclusivamente dati all’interno di territori UE/SEE.

Aruba è, e sarà, dunque, un solido interprete delle esigenze delle imprese e dei cittadini; capace di dare la propria, forte, impronta allo sviluppo del cloud e dei servizi per la comunità digitale.