Le restrizioni per l’emergenza Covid spingono altri cantanti a rinviare i concerti in programma: slittano i live di Cesare Cremonini e Ultimo
Il 2021 sarebbe dovuto essere l’anno del ritorno ai grandi eventi live ma il perdurare della pandemia di Coronavirus sembra non lasciare molto speranze per la stagione dei concerti dal vivo. Ne sono la prova i continui aggiornamenti che ci arrivano dai cantanti nostrani e non solo, avvisi di rinvii e spostamenti di date che fissano i nuovi appuntamenti al 2022.
È il caso, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), di Cesare Cremonini, che la prossima estate era atteso negli stadi di tutta Italia. Il nuovo calendario del “Cremonini Stadi Tour 2021” sarà comunicato entro il 30 aprile.
Salta per il secondo anno consecutivo il tour di Ultimo
Grande delusione anche per i fan di Ultimo, che vedono svanire la possibilità di vederlo dal vivo per il secondo anno consecutivo. A dare la cattiva notizia è lo stesso cantautore romano, con una storia su Instagram. Dispiaciuto scrive:
“Sono 2 anni che sogno sto benedetto tour e ricevo ogni giorno i vostri messaggi in cui cercate giustamente notizie riguardanti i vostri biglietti. Mi spiace molto e, credetemi, sono il primo a soffrire per tutto ciò. Io, se si potesse, salirei sul palco tra 5 minuti e suonerei in tutti e 15 gli stadi senza fermarmi tra uno e l’altro. Purtroppo non sarà così. Spostiamo le date al 2022 e i vostri biglietti rimangono validi per quelle date che verranno comunicate. Vi voglio bene, mi mancate”.
I live ancora in programma
La stagione dei concerti non partirà, quindi, nel 2021? Non è proprio così. In estate uno spiraglio di luce lo si vedrà con piccoli eventi dal vivo, con un pubblico distribuito su più giorni. È il caso dell’Arena di Verona, che ospiterà i live di Emma Marrone, Francesco Gabbani, Il Volo e Benji & Fede (in data quest’ultima ancora da comunicare).
E se gli stadi apriranno agli spettatori per Euro 2021, il mondo della musica non può fare altrimenti che mostrare grande delusione. Come hanno detto in questi giorni i Coma Cose: “Siamo arrabbiati per come è stata trattata la musica. Servono delle restrizioni ma è ambiguo che non si possa provare anche con il mondo dello spettacolo quello che si sta attuando in altri ambiti. Ci manca vederli i concerti”.