L’impatto ambientale del gambling


Quanto inquina il gambling? L’urgenza di ripensare in chiave green anche il mondo dell’intrattenimento con i casinò ecologici

Se si dovesse pensare a un settore molto attivo nel trovare nuove soluzioni più green, certamente l’ultimo pensiero ricadrebbe sull’industria del poker e del casinò. L’impatto ambientale di questo settore infatti è molto alto, causato tanto dai casinò quanto dai grandi tornei di poker, essendo una diretta conseguenza del capitalismo, in quanto fortemente incentrato su quel profitto che deve venire prima di tutto, anche a discapito dell’ambiente.

Il tema è molto spinoso, soprattutto negli ultimi tempi in cui c’è stata un’attenzione senz’altro maggiore e a livello globale sulle tematiche legate all’inquinamento e all’adozione di pratiche più sostenibili.

Tra queste ultime nel settore dell’intrattenimento spicca come un faro in mezzo al buio il grande potenziale dell’online, che contribuisce a mitigare i danni ambientali causati proprio da tutte quelle grandi competizioni ed eventi dal vivo, spettacolari sì, ma decisamente poco green.

I tornei di poker infatti attirano annualmente un’enorme quantità di persone provenienti da tutto il mondo e tra tutti, il più famoso è ovviamente il World Series of Poker. In occasioni simili, data l’affluenza, è altrettanto prevedibile una produzione massiccia di rifiuti che può rivelarsi molto dannosa per l’ecosistema, se non si adottano delle misure efficaci di smaltimento e riciclo.

Da Las Vegas a “Dirty” Vegas

Nella sfavillante Las Vegas, patria del gioco d’azzardo, vi si svolge il WSOP, che detiene parecchi record e uno di questi, seppur bizzarro, porta all’attenzione in realtà l’urgenza di ripensare in chiave green anche il mondo dell’intrattenimento: secondo degli studi recenti infatti è stato visto come il Colossus sia l’evento dall’affluenza più ampia e abbia il primato del più inquinante per il sistema fognario, che si trova per così dire “sovraccaricato” a causa dell’enorme numero di giocatori presenti che, sfidandosi a colpi di combinazioni di poker, durante il loro soggiorno tanto consumano e in altrettante quantità inquinano.

Come se non bastasse, ad aggravare ulteriormente la situazione, vi è il problema degli sprechi. Ad essere nel mirino è tutto lo Stato del Nevada, classificato tra i più “spreconi” degli USA, complice anche e soprattutto l’ingombrante presenza dal punto di vista ambientale di Las Vegas.

Sin City infatti è anche nota come la città che non dorme mai ed in effetti ad ogni ora del giorno e della notte è possibile vederla in tutto il suo dinamismo. Vivace e colorata, è un tripudio di luci e se da una parte è tra le mete del divertimento più famose al mondo, dall’altra non figura certo come il fiore all’occhiello del Nevada in quanto a consumo energetico.

La soluzione digital

Non stupisce quindi come nella lotta all’inquinamento atmosferico debbano rientrarvi sicuramente anche gli sforzi del settore dell’intrattenimento. A tal proposito il mondo dell’online sembra essere la soluzione ideale, proprio grazie al suo enorme potenziale.

Per giocare, assistere e/o partecipare ad eventi online infatti, è sufficiente avere una connessione stabile e un PC, anche se ormai le migliori piattaforme sono ottimizzate per funzionare benissimo anche da smartphone e tablet. Tutto questo comporta sicuramente un minor dispendio di energie e risorse, un minor consumo energetico e conseguentemente minore inquinamento.

Insomma, una svolta green che strizza l’occhio alla tecnologia e che anno dopo anno ottiene sempre più seguito.

E il mondo dei casinò tradizionali?

Per queste strutture in effetti combattere con il nuovo trend digitale guardando al tempo stesso alla sostenibilità è una vera e propria sfida, ma molte hanno saputo reinventarsi e rinnovarsi, a dimostrazione dell’incredibile resilienza del settore del gioco d’azzardo.

Si tratta infatti di casinò ecologici, strutture che un tempo erano dei veri e propri templi del consumo e che oggi invece sia per necessità di business che per scelte etiche, sono rivolte alla sostenibilità.

Ecco quindi che plastiche, luci a incandescenza, e materiali monouso fanno spazio a elementi riciclati, illuminazione a basso consumo e pannelli solari, per cercare di ridurre il più possibile sprechi e inquinamento.

Un esempio virtuoso è rappresentato dal gruppo MGM Resort International che in un decennio di buona condotta è riuscito a ridurre di più di 60mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica.

A quanto pare quindi il futuro dei casinò seguirà questa tendenza, a dimostrazione di come con “green” non si intenda solo il tavolo da gioco, ma tutta una filosofia di business più ecosostenibile che è possibile abbracciare anche quando si tratta di attività incentrate sull’intrattenimento.