Secondo i dati del National Rhino Count 2021 la popolazione di rinoceronti del Nepal mostra un promettente aumento del 16%
Il censimento nazionale 2021 dei rinoceronti si è svolto dal 22 marzo al 10 aprile, coprendo l’areale del rinoceronte all’interno del paese, ovvero i Parchi nazionali di Chitwan, Parsa, Bardia e di Shuklaphanta, nonché le loro zone cuscinetto e le aree limitrofe alle aree protette.
Il conteggio è stato guidato dal Dipartimento per i parchi nazionali e la conservazione della fauna selvatica del governo nepalese, mobilitando 350 tecnici, personale vario e oltre 57 elefanti . Le stime delle popolazioni si basano sulle informazioni raccolte sui singoli rinoceronti, raggruppate in base a sesso, età e caratteristiche per l’identificazione dei singoli individui. Durante il censimento sono stati raccolti anche dati sulle condizioni dell’habitat, sulle specie invasive nell’area e sulle attività umane nella regione.
“La crescita complessiva della popolazione è il risultato delle attività di conservazione in corso e degli sforzi di gestione degli habitat da parte delle aree protette, nonostante i contesti difficili degli ultimi anni”, ha affermato Ghana Gurung, rappresentante del WWF Nepal. “Questo risultato è un’altra pietra miliare nel percorso di conservazione del Nepal che mostra l’impatto degli sforzi concertati di tutte le parti interessate e fornisce lo slancio necessario a tutto il mondo della conservazione”.
Il conteggio è stato condotto in collaborazione con il Department of Forests and Soil Conservation, Nepal Army, Buffer Zone Users Committee, Community Forest Users Groups, NTNC, WWF Nepal, ZSL Nepal e altre organizzazioni locali. Ogni cinque anni, il Nepal si assume l’impegnativo compito di contare i suoi rinoceronti per monitorare il loro status di conservazione in natura. Il conteggio dei rinoceronti è molto importante per valutare l’efficacia della gestione e guidare la strategia di conservazione dei rinoceronti nel paese.
“Le cinque specie di rinoceronti esistenti sono state drammaticamente decimate dal bracconaggio e dalla distruzione dell’habitat. Scomparsi da gran parte delle loro foreste, praterie e savane, questi giganti sopravvivono in nuclei isolati. Quelli asiatici sono divisi in tre specie diverse: quella indiana, di Giava e di Sumatra. Se oggi i rinoceronti sopravvivono e in alcune aree crescono, è grazie anche al WWF, che in alcune aree ha realizzato incredibili “traslochi” di individui per sottrarli a luoghi troppo pericolosi o per ripopolare habitat da cui erano stati eradicati – e al commovente impegno dei ranger nei parchi africani e asiatici”, sottolinea Isabella Pratesi, Direttore Conservazione WWF Italia.
L’impatto del bracconaggio sui rinoceronti in altre aree, è devastante: il loro corno (utilizzato per la medicina tradizionale cinese e come status symbol) viene rivenduto al mercato nero a prezzi da capogiro: fino a 66.000 dollari al Kg. Più di oro e platino.