La bella storia di Ebrima Darboe, dal Gambia all’esordio in Europa League con la Roma. Fuggito a 14 anni sopra un barcone, è arrivato in Italia dopo un viaggio di 6 mesi
Stadio Olimpico di Roma, semifinale di ritorno di Europa League tra la squadra giallorossa, alla ricerca di una disperata quanto complicata rimonta, e il Manchester United, una big del calcio inglese che schiera campioni come Edinson Cavani, Paul Pogba, Bruno Fernandes e David de Gea, solo per citarne alcuni. Al minuto numero 30 del primo tempo il difensore della Roma Chris Smalling è costretto ad uscire per un infortunio, al suo posto, a sorpresa, il tecnico Paulo Fonseca decide di far entrare un giovanissimo centrocampista, il 19enne Ebrima Darboe, protagonista di una vera e propria favola.
Nato a Bakoteh, distretto di Serekunda, in Gambia, il 6 giugno del 2001, undici giorni prima dell’ultimo scudetto della Roma, Darboe è arrivato in Italia a 14 anni, da solo e sopra un barcone, dopo un viaggio di sei mesi passando prima per la Libia e poi per la Sicilia fino ad arrivare a Rieti, allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
‘Ibra’, questo il suo soprannome, ha mosso i primi passi nel mondo del calcio grazie alla scuola calcio dello Young Rieti come spiega la Dire (www.dire.it): da qui, l’interesse della Roma, che lo ha preso per le giovanili nell’estate del 2017, facendo debuttare nella squadra Primavera nel gennaio 2019. Proprio la società reatina, sulla sua pagina social, ha fatto i complimenti al calciatore per l’esordio nel calcio che conta: “Una bella partita, una semifinale europea contro i Red Devils- si legge- Una grande soddisfazione per Ebrima ‘Ibra’ Darboe e per la sua famiglia dello Young Rieti. Ti aspettiamo al campo”.
L’ESORDIO CON LA MAGLIA DELLA ROMA
Domenica 2 maggio ha esordito con la maglia della prima squadra, entrando negli ultimi dieci minuti nella sfida di campionato persa contro la Sampdoria, mentre giovedì 6 maggio ha giocato per ben un’ora contro il Manchester United, mostrando una grande personalità: “Quando stavo per entrare Fonseca mi ha detto che sono forte e di giocare tranquillo come sapevo – sono state le sue parole nel dopo partita – Quindi quando sono entrato ho cercato di giocare semplice e aiutare la squadra”.
Un sogno che si è avverato. “Lo avevo fin da piccolo. In Africa è difficile giocare ad alti livelli senza aiuto – ha detto Darboe – Avevo un amico che mi diceva sempre che ero forte, mi diceva di parlare con i miei genitori per farmi portare in Europa, era convinto che potessi giocare ad alti livelli”. Il racconto del viaggio, nelle parole emozionate del giovane calciatore: “Con i documenti non è stato facile, sono fuggito con due amici, è stato un viaggio avventuroso e duro” – ha spiegato – ringraziando “Dio e l’Italia, quando sono arrivato mi hanno messo in casa famiglia, ringrazio lo Sprar”.
La notizia del doppio esordio nel calcio dei grandi ha raggiunto il continente africano, rendendo Darboe una vera e propria star.
Richard Muhima, giornalista sportivo congolese, editore e direttore generale del sito totalementsports.wordpress.com, uno dei più longevi nella Repubblica del Congo, ne ha parlato all’agenzia Dire. In Gambia, ha detto, “il calcio sta andando molto bene e questo si riflette in particolare sulla storica qualificazione del Paese alla prossima Coppa d’Africa ma anche sulla promozione dei giovani Darboe nella squadra della Roma. Diventa, se non il primo, uno dei rari calciatori gambiani ad evolversi in uno dei grandi club d’Europa”.
Generalmente, ha detto ancora Muhima, “sul continente africano lo sport è preso molto seriamente da chi lo pratica, tranne che in Africa gli atleti non sono ben seguiti e la conseguenza è che per la maggior parte muoiono con il loro talento”. Secondo il direttore Muhima, però, ci sarebbero tanti altri ‘Darboe’, se solo si decidesse di lavorare in un certo modo: “Se le cose venissero prese sul serio, i grandi club a livello globale potrebbero facilmente trasformare l’Africa in un continente in cui potrebbero reclutare facilmente buoni giocatori. Ci sono abbastanza talenti. Ci sono quelli che superano Darboe e che possono essere acquistati a buoni prezzi. Devi solo metterli nelle giuste condizioni per sapere di cosa sono capaci”. Intanto, però, il giovane calciatore della Roma è diventato una star nel continente africano: “Dall’annuncio ufficiale della sua promozione in A.S Roma, tutta la stampa africana ne parla qui. Darboe è la star del momento”.