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L’inattività fisica aggrava il Covid-19

L'attività fisica e l'esercizio fisico sono essenziali per la gestione del diabete di tipo 2 per il loro effetto benefico sulla sensibilità all'insulina

Coronavirus: l’inattività fisica legata alla gravità della malattia secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica British Journal of Sports Medicine

L’inattività fisica è legata a un rischio più elevato di esiti gravi della Covid-19. E’ quanto ha stabilito uno studio pubblicato sulla rivista scientifica British Journal of Sports Medicine che è stato realizzato dai ricercatori del Kaiser Permanente Medical Center. Nell’analisi sono stati analizzati 48.440 pazienti che hanno avuto una diagnosi di Covid-19 tra il 1 gennaio 2020 e il 21 ottobre 2020 ed è stata studiata la loro attività fisica. Secondo quanto emerso, coloro i quali erano costantemente inattivi hanno avuto un maggior numero di ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e casi di morte rispetto a quelli che invece facevano costantemente esercizio fisico.

Gli sportivi seguivano linee guida che prevedevano 150 minuti a settimana di attività fisica da moderata a intensa, come una camminata veloce. Quelli che non facevano movimento avevano una probabilità 1,73 volte maggiore di ricovero in terapia intensiva rispetto ai pazienti che facevano costantemente sport, con le probabilità di morte che erano 2,49 volte superiori.

“Suggeriamo che gli sforzi per promuovere l’attività fisica siano prioritari da parte delle agenzie pubbliche e che vengano incorporati nelle cure mediche di routine”, spiegano gli studiosi nelle conclusioni del lavoro.

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