Dopo 10 anni di intensa attività nell’ambito della narrazione Bottega Finzioni, la nota scuola di scrittura e casa di produzione, si trasforma e diventa una Fondazione
Dopo un’attività decennale nell’ambito della scrittura narrativa, televisiva, radiofonica e cinematografica, Bottega Finzioni (con sede a Bologna) si trasforma in Fondazione Bottega Finzioni: è la prima fondazione narrativa italiana, direttamente ispirata alle grandi realtà internazionali, quali 826 Valencia di San Francisco, Ministry of Stories di Londra, Narrative Initiative di New York, Letterenfonds di Amsterdam.
Fondazione Bottega Finzioni nasce in memoria del prof. Paolo Fabbri, noto semiologo e intellettuale italiano. Gli intensi legami umani e professionali nati negli anni tra il Direttore Michele Cogo, Paolo Fabbri e Umberto Eco hanno portato allo sviluppo dell’attività di Bottega Finzioni: un amore e una passione per la parola accomunata dalla voglia e necessità di trasmettere sapere e conoscenza. Nelle aule di Bottega si respira ancora questa grande eredità e la narrazione continua a trarre ispirazione da curiosità, ironia, creatività e impegno sociale.
Fondazione Bottega Finzioni, che si avvale del Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, vanta tra i soci fondatori il Comune di Bologna, l’Università di Bologna, Fondazione Finanza Etica di Banca Etica, l’attrice Matilda De Angelis oltre a due grandi società di produzione italiane quali IBC Movie ed Indigo Film, solo per citarne alcuni. Sostengono inoltre il progetto della Fondazione: Banca di Bologna, FAAC e CER GAS e Fondazione Unipolis, che sostiene Bottega Finzioni dal 2014.
PERCHÈ UNA FONDAZIONE?
Bottega Finzioni in questi oltre dieci anni di attività è diventata un punto di riferimento a livello nazionale nell’ambito della scrittura di mestiere; un prestigio confermato dalle numerose collaborazioni, come quella con Sky Arte, Rai Fiction, Mondadori, La Feltrinelli e molte altre, e dai numerosi progetti sviluppati all’interno delle aule: dalle produzioni per cinema e tv, agli albi illustrati per bambini e ragazzi, fino ad arrivare a racconti, romanzi, documentari, programmi radio e corti. Da questo bagaglio di esperienza (letteraria, cinematografica televisiva, radiofonica, teatrale, giornalistica, pubblicitaria, multimediale) e dal grande know how acquisito negli anni, Bottega Finzioni ha scelto di trasformarsi in una Fondazione per “ampliare il proprio raggio d’azione”, mettendo a disposizione la grande fucina di talenti e la creatività al servizio della comunità e del terzo settore, in ambiti differenti della società e apparentemente “lontani” dal mondo della scrittura, come la sanità e il sociale.
Fondazione Bottega Finzioni nasce con l’obiettivo principale di promuovere, divulgare ed applicare la narrazione come strumento imprescindibile di crescita ed evoluzione della persona e delle comunità, soprattutto in relazione alle cosiddette aree di fragilità.
La narrazione è infatti una pratica sociale ed educativa che da sempre risponde a molteplici e complesse funzioni: dal “fare memoria” alla condivisione di esperienze collettive, dall’apprendimento al puro intrattenimento. Fondazione Bottega Finzioni diventa quindi promotrice di questo importante strumento di crescita, sviluppo e innovazione culturale, sociale ed economica, preparandosi ad affrontare le nuove sfide del futuro con nuovi modelli di governance.
In Italia di Fondazioni narrative come Fondazione Bottega Finzioni non ce ne sono, e a Bologna mancava del tutto una realtà culturale che sapesse coniugare i linguaggi della narrazione a finalità sociali e inclusive. Da qui è nata la necessità di diventare una Fondazione, giuridicamente competitiva e moderna: Fondazione Bottega Finzioni è difatti la prima Fondazione di partecipazione bolognese, racchiudendo in sé alcuni elementi propri della fondazione, combinati con peculiarità dell’associazione. In questo modo realizza un nuovo modello di organizzazione sociale, rappresentando una sintesi dove possono trovare posto gli enti pubblici, le società e le organizzazioni con scopi non lucrativi.
“In un momento di crisi”, ha affermato Maurizio Marinelli, Presidente della Fondazione Bottega Finzioni, “ci siamo detti che dovevamo istituzionalizzare questa attività per metterla in una relazione più coerente con gli interlocutori che ne possono comprendere la funzione sociale e culturale. Un’attività che ha l’obiettivo di creare professionalità attraverso la scrittura. Il nostro scopo è dunque quello di costruire le basi solide e sostenibili di un progetto estremamente potente all’interno dell’industria culturale, perché l’Emilia Romagna, e Bologna in particolare, è un importante centro di produzione culturale e la scrittura ne è la base”.
La Fondazione Bottega Finzioni ha lo scopo di dare continuità e sostenibilità nel tempo alle azioni e agli obiettivi intrapresi da Bottega Finzioni fin dalla sua nascita: realizza percorsi narrativi e formativi in ambito professionale e sociale, con particolare attenzione per le cosiddette aree di fragilità e per la lotta alla povertà educativa, sia tra bambini che tra adulti. Si ispira alle fondazioni narrative presenti all’estero, le quali usano il potere delle storie per creare empatia tra le persone di ogni età e per combattere la povertà educativa con le armi della scrittura.
Ritrovandosi in questa filosofia, la Fondazione amplierà il suo raggio d’azione perseguendo finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale attraverso lo svolgimento di attività d’interesse generale nei campi dell’educazione, dell’istruzione, della ricerca, della sanità e della formazione, e attività culturali di interesse sociale con finalità educativa.
“La Fondazione Bottega Finzioni è nata e cresciuta sotto l’impulso e l’accompagnamento di Paolo Fabbri” – così dichiara Michele Cogo, Direttore di Fondazione Bottega Finzioni – “È stato un mio professore, poi amico, e maestro di molti di noi. Un Maestro è qualcuno che ti cambia la vita in meglio, non solo per poche ore o per qualche mese, ma per sempre.
Purtroppo è venuto a mancare in giugno scorso, e ci pareva giusto dedicargli questa fondazione narrativa, alla quale lui teneva tanto, perché pensava potesse essere utile per usare la scrittura e la narrazione come strumenti di trasformazione e di crescita personale e sociale. Grazie a Paolo Fabbri ho incontrato ormai venticinque anni fa anche Umberto Eco, con il quale ho collaborato per diversi progetti, ultimo dei quali quello su Francesco Griffo, che con Bottega Finzioni abbiamo sviluppato in diverse direzioni, dal fumetto al documentario. Spero che Fondazione Bottega Finzioni conservi il gusto della sperimentazione, dell’approfondimento e del divertimento, tutte cose che hanno sempre contraddistinto il lavoro di Paolo Fabbri”.
All’interno del Consiglio d’Amministrazione di Fondazione Bottega Finzioni si annoverano personaggi di spicco provenienti dal mondo della cultura e non: il Presidente Maurizio Marinelli, Presidente di Baskerville (Bologna); il Direttore Michele Cogo, ideatore e fondatore di Bottega; il Presidente Onorario Ermanno Cavazzoni; Roberto Grandi, Presidente dell’Istituzione Bologna Musei; Antonella Grassigli, Business Angel e Advisor per startup e PMI; Giacomo Manzoli, Direttore Dipartimento delle Arti – UNIBO; Annapaola Tonelli, Avvocato esperto in trust, terzo settore e diritto dell’arte.
TRA PRESENTE E FUTURO
Bottega Finzioni nasce nel 2010 a Bologna, da un’idea di Michele Cogo, come scuola di scrittura, studio professionale e casa di produzione cinematografica e televisiva. Un luogo pieno di storie che si ispira alle botteghe rinascimentali dove si lavora insieme, allievi e maestri, al materiale vivo delle narrazioni.
Bottega Finzioni: una scuola di scrittura d’eccellenza nel panorama nazionale
Dal 2015 Bottega Finzioni è ente di formazione accreditato presso la Regione Emilia- Romagna; dal 2016 alcuni dei suoi corsi annuali sono interamente finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna: caratteristica, questa, che fa di Bottega Finzioni una tra le poche scuole italiane di narrazione con corsi ad accesso gratuito. Grazie a questo aspetto la selezione dei candidati è basata esclusivamente su criteri di meritocrazia, sulle reali capacità e sul talento.
Ogni anno Bottega Finzioni propone corsi incentrati sulla narrazione, declinandola in ogni sua forma: letteraria, cinematografica, televisiva, radiofonica, multimediale.
4 sono le aree didattiche:
- Autore di fiction cinematografiche e seriali (Fiction);
- Autore di programmi televisivi e documentari (Non Fiction);
- Autore di produzioni audiovisive e multimediali per bambini e ragazzi;
- Letteratura (Romanzo e Racconto).
Rispetto alle altre scuole di scrittura, Bottega Finzioni si distingue per il metodo di insegnamento: attraverso il modello della writers’ room, la classe diventa laboratorio in cui i docenti e gli allievi sviluppano insieme idee e spunti che, lungo il percorso didattico, si concretizzano, si perfezionano, si ottimizzano. Da progetti, attraverso precisi processi, le idee diventano prodotti.
Ed è proprio questa la forza di Bottega Finzioni: le idee, le storie, i progetti che nascono assieme ai corsisti diventano prodotti narrativi di successo, tra format tv, fumetti, romanzi, saggi, racconti, iniziative editoriali, prodotti di storytelling aziendale, progetti multimediali.
Negli anni Bottega Finzioni ha avuto l’onore di ospitare grandi nomi della letteratura, del cinema e, più in generale, della cultura nazionale e internazionale. Tra questi: Umberto Eco, il semiologo Paolo Fabbri, il noto attore Giampaolo Morelli, la giornalista e scrittrice Loredana Lipperini, la scrittrice Simona Vinci, il giornalista Armando Traverso e lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo.
Grazie alle collaborazioni sviluppate con numerose case editrici, come Mondadori, La Feltrinelli, Rizzoli, Castelvecchi, Il Castoro e molte altre, nelle aule di Bottega Finzioni sono nati numerosi libri. Ad oggi se ne contano oltre 50, tra albi illustrati, libri per bambini e ragazzi, romanzi, fumetti, saggi e racconti. Ricordiamo ad esempio Ouroboros (Sergio Bonelli, 2013), Stelle di panno (Lapis, 2017), Depistaggi (Castelvecchi, 2018), L’isola è piena di rumori (L’Ultima spiaggia 2018), Inciso nel sangue (Sergio Bonelli, 2018), Il potere delle parole (Pulce edizioni, 2019), Matti di guerra (Morellini editore, 2019), Servizio cacche per posta (Il Castoro, 2019).
Dopo l’inizio del corso di letteratura nel mese di febbraio, Bottega Finzioni annuncia ufficialmente l’apertura delle iscrizioni per le selezioni dei nuovi corsi gratuiti, finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna, “Autore di fiction cinematografiche e seriali”, “Autore di programmi televisivi e documentari” e “Autore di produzioni audiovisive e multimediali per bambini e ragazzi” che avranno inizio a partire dal 26 aprile fino al 24 maggio 2021. Per maggiori info sulle modalità di partecipazione e iscrizione si rimanda al sito www.bottegafinzioni.it.
Dalla scrittura alla produzione: Bottega Finzioni Produzioni
Dal 2015 Bottega Finzioni diventa una casa di produzione televisiva e cinematografica, nata per concretizzare i progetti audiovisivi ed editoriali sviluppati nelle aule della scuola: progetti di film, format televisivi, documentari, prodotti editoriali e per il web. Una “filiera produttiva” che inizia dalla ricerca delle risorse necessarie per lo sviluppo dei progetti e arriva al suo compimento.
Bottega Finzioni può vantare la collaborazione con importanti broadcaster nazionali come Sky Arte e con società di produzioni d’eccellenza tra le quali IBC Movie, Echivisivi e molte altre.
Numerose, inoltre, sono state le produzioni e i progetti di successo sviluppati da Bottega Finzioni e dai suoi allievi durante gli anni: tra questi la scrittura di una sceneggiatura (Copkiller) per la nota serie tv L’Ispettore Coliandro (2016), in collaborazione con Rai Fiction; i due format tv originali, scritti e realizzati da Bottega Finzioni per Sky Arte, Muse Inquietanti (2014-2017) e Inseparabili (2018-2019); il docu-film Qualcosa di noi di Wilma Labate, realizzato con gli allievi di Bottega, distribuito da Istituto Luce – Cinecittà e vincitore del Premio speciale alla migliore protagonista nel cinema del reale 2014 ai Nastri d’argento documentari 2015.
I nuovi progetti di Fondazione Bottega Finzioni
Per il triennio 2020-2023 Fondazione Bottega Finzioni vuole ampliare le proprie attività con particolare attenzione verso il sociale, la didattica e il territorio. Oltre ad incrementare l’offerta dei corsi e ad allargare il gruppo di lavoro con nuovi partner, docenti, autori, istituzioni e professionisti del settore, Fondazione Bottega Finzioni ha l’obiettivo di sviluppare nuovi progetti. Tra questi:
- PREMIO 10:26
Il Premio 10:26 fa ripartire idealmente le lancette dell’orologio della stazione di Bologna, ferme alle 10:25 del 2 agosto 1980. Il contest, istituito dalla Fondazione Bottega Finzioni con il patrocinio dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e il sostegno di CER GAS, Orteco Srl e Eurotre Srl, ha l’obiettivo di ricordare la vita, le passioni e i sogni delle vittime della strage del 2 agosto 1980, cercando di riallacciare simbolicamente i fili e i percorsi spezzati quel giorno, e facendoli proseguire attraverso la facilitazione di percorsi di studio e ricerca. La call è aperta a tutti gli studenti europei ed extraeuropei fino ai 26 anni, che abbiano un progetto originale in ambito culturale, scientifico e artistico: dalle opere d’arte, a progetti di ricerca a testi e saggi, i partecipanti potranno proporre il proprio contributo fino al 25 aprile 2021.
- LA PRIMA CASA DELLE SCRITTURE A BOLOGNA
Da un’idea del Presidente Onorario della Fondazione Ermanno Cavazzoni e dall’esempio delle Fondazioni narrative di stampo anglosassone e d’oltreoceano, Fondazione Bottega Finzioni vuole realizzare la prima Casa delle Scritture a Bologna, un’istituzione culturale ancora poco diffusa in Italia che diventerà: uno spazio in cui realizzare progetti formativi anche per le scuole e per i cittadini; un punto di incontro per i cittadini dove la cultura narrativa diventa strumento di inclusione sociale, crescita personale e scambio di idee; una residenza per autori che vengono da fuori città; un luogo aperto tutto l’anno dove il pubblico potrà incontrarsi per seguire il fitto programma di presentazioni e incontri con gli autori.
“Bologna come Berlino e Torino, deve creare una casa della scrittura che rappresenti un punto di transito, confronto e discussione culturale” – così afferma Ermanno Cavazzoni, – “Si tratta dunque di dar vita a un luogo vivo, non a una sede monumentale. Qui si possono accogliere progetti e gruppi già esistenti che diventino un centro di suggerimento con risultati pubblici”.
- SCRIBA FESTIVAL: 7° EDIZIONE
Lo Scriba Festival nasce a Bologna nel 2012 grazie a Bottega Finzioni: un festival unico in Italia, dove la città diventa il laboratorio per nuove riflessioni sul tema delle scritture di mestiere, e il luogo dove poter incontrare i professionisti nei diversi settori.
Fondazione Bottega Finzioni nelle sue attività future vuole organizzare la 7° edizione dello Scriba Festival, un’occasione per lanciare ancora una volta un ponte tra chi esercita un lavoro legato alla scrittura e chi vorrebbe arrivare a fare lo stesso ma non saprebbe nemmeno a chi rivolgersi.
- MANUALE “RACCONTARE QUASI TUTTO”
Tra i prossimi progetti di Fondazione Bottega Finzioni c’è la pubblicazione del manuale “Raccontare Quasi Tutto” che raccoglierà idee e testimonianze nate dalla decennale attività didattica nel campo della scrittura per il cinema, la televisione e la letteratura di Bottega Finzioni. I docenti professionisti e gli allievi divenuti autori parteciperanno all’opera corale che raccoglierà questi dieci anni di esperienza di insegnamento della narrazione nelle sue varie forme.
Nozioni tecniche: cos’è una fondazione di partecipazione
Fondazione Bottega Finzioni è una fondazione di partecipazione: a metà tra una fondazione tradizionale e un’associazione, è in grado di fondere le esigenze di supervisione e controllo degli enti pubblici locali e le necessità di efficienza, efficacia ed economicità della gestione sociale.
Le fondazioni di partecipazione nascono come mezzi operativi per rispondere all’insufficienza dello schema giuridico della fondazione tradizionale disciplinato dal codice civile: si tratta di una fondazione non più istituita da un singolo soggetto, ma da più soggetti che condividono le stesse finalità.
La fondazione di partecipazione è una figura giuridica atipica, di natura dottrinaria, che racchiude in sé alcuni elementi propri della fondazione, combinati con peculiarità dell’associazione. In questo modo realizza un nuovo modello di organizzazione sociale, rappresentando una sintesi dove possono trovare posto gli enti pubblici, le società e le organizzazioni con scopi non lucrativi.
Questa tipologia di fondazione è uno strumento utile in mano agli enti pubblici per realizzare gli interessi della collettività (attività sociali o di assistenza alle persone con disagio, attività culturali, attività di ricerca scientifica, iniziative tese a facilitare lo sviluppo economico di zone disagiate).
In questo modo c’è la possibilità di coinvolgere i privati e attirare capitali e capacità di gestione che altrimenti sarebbero difficilmente ottenibili.
INFORMAZIONI UTILI
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