Il Consiglio Generale della Fondazione CRTrieste ha approvato il bilancio 2020 e nominato il nuovo Consiglio di amministrazione
Il Consiglio Generale della Fondazione CRTrieste, presieduto da Tiziana Benussi, presente il Presidente Emerito Massimo Paniccia, riunito in data odierna in videoconferenza, ha approvato il Bilancio consuntivo dell’esercizio 2020, il ventottesimo dalla nascita della Fondazione.
Il Presidente ha dichiarato che “in questo particolare frangente, nel quale anche la Fondazione deve fare i conti con risorse ridotte rispetto al passato, gran parte delle disponibilità sono state destinate ad interventi in ambito sanitario e a iniziative di forte impatto sociale”.
Nel corso del 2020 sono stati messi a disposizione della collettività oltre 3 milioni di Euro, di cui il 79,50% a sostegno di progetti e programmi definiti dalla Fondazione stessa.
Le risorse maggiori, pari al 53,61% del totale, sono state rivolte ad interventi nel settore del volontariato, filantropia e beneficenza, seguono il settore dell’arte, attività e beni culturali cui sono state dedicate il 12,78%, la ricerca scientifica e tecnologica (11,49%), salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa (11,26%), attività sportiva (4,67%), assistenza agli anziani (4,37%), la crescita e formazione giovanile (1%) e l’educazione, istruzione e formazione (0,82%).
Si riportano di seguito alcuni tra gli interventi più significativi resi possibili grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.
A inizio pandemia, quando in tutte le strutture ospedaliere si registrava un drammatico incremento nel numero di ricoveri nelle terapie intensive e sub intensive, la Fondazione CRTrieste ha risposto all’emergenza con rapidità e concretezza, stanziando cospicue risorse a favore dell’ASUGI – Azienda Sanitaria Universitaria Giuliana Isontina per l’acquisto di una serie di attrezzature volte a garantire al meglio la gestione dei pazienti positivi al COVID -19.
In linea con quanto avviene oramai da diversi esercizi, ancor più in questo momento storico, particolare attenzione è stata rivolta al settore del volontariato, filantropia e beneficenza, per garantire un’esistenza dignitosa alle fasce più deboli della popolazione. Con convinzione, la Fondazione CRTrieste ha accolto l’appello della Fondazione Caccia Burlo mettendo a disposizione, pur in un contesto particolarmente difficile, 1,2 milioni di Euro per realizzare gli interventi di adeguamento degli impianti di riscaldamento, in gran parte obsoleti e in alcuni casi del tutto assenti, di oltre 170 alloggi di proprietà della Fondazione Caccia Burlo, consentendo così a quasi duecento famiglie di trascorrere l’inverno al caldo.
Sono stati destinati 400.000,00 Euro per sostenere chi vive in situazione di difficoltà, grazie alla terza edizione del “Bando contrasto alla povertà e fragilità sociale”, rivolto a enti del terzo settore operanti sul territorio, per interventi e misure di contrasto alle povertà, fragilità sociali e al disagio giovanile, di tutela dell’infanzia, di assistenza agli anziani e ai disabili, di inclusione socio lavorativa e integrazione degli immigrati.
Sono proseguite la collaborazione e la sinergia con le principali realtà che quotidianamente combattono il disagio sociale tra le quali: la Comunità di San Martino al Campo, la Croce Rossa Italiana, la Comunità di Sant’Egidio, la Fondazione Caritas, DONK – HR, la Fondazione Luchetta Ota d’Angelo Hrovatin e l’Associazione de Banfield.
La volontà di assicurare una vita dignitosa a chi ha troppo poco ha animato altre iniziative di aiuto alle quali la Fondazione CRTrieste ha partecipato: tra queste il recupero e la redistribuzione delle eccedenze della produzione agricola, dell’industria alimentare della grande distribuzione e della ristorazione, effettuate dal Banco Alimentare del Friuli Venezia Giulia e i buoni spesa del Comune di Trieste. Si tratta di iniziative di solidarietà alimentare per aiutare i cittadini più colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria e tutti coloro che, già in difficoltà economica, hanno subito un ulteriore peggioramento della propria situazione.
La pandemia da COVID-19 ha costretto all’isolamento le persone più fragili e deboli: gli anziani. Per alleviare la solitudine cui sono costretti gli ospiti nelle case di riposo, la Fondazione ha distribuito all’interno di oltre 65 strutture cittadine, il quotidiano Il Piccolo. Un progetto volto a favorire la socializzazione tra gli utenti che, leggendo ogni giorno il giornale – da soli o con gli operatori – mantengono un filo che li collega al mondo esterno ed hanno un’opportunità di confronto e di condivisione della lettura.
La tutela della salute e la prevenzione, connesse alle nuove tecnologie applicate alla medicina, sono gli elementi caratterizzanti di interventi volti a dotare le strutture pubbliche di strumenti nuovi e sempre più performanti a beneficio delle attività diagnostiche. All’Ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste, punto di riferimento più autorevole in tutta la regione per la gestione delle gravidanze a rischio, la Fondazione CRTrieste ha voluto donare una centrale di monitoraggio e due monitor di ultima generazione che garantiscano la possibilità di effettuare questo esame contemporaneamente e su un numero maggiore di donne, mantenendo il rispetto dei più alti standard qualitativi.
Alla ricerca in campo pneumologico, strettamente collegata alle patologie polmonari provocate dal virus responsabile del COVID – 19, è stato dedicato il contributo per uno studio della polmonite grave da Coronavirus (ma non solo) che, come si è potuto constatare in quest’ultimo drammatico anno, può evolvere in insufficienza respiratoria con esiti anche mortali.
Chiave di volta della ricerca, sviluppata dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina in collaborazione con Area Science Park, è l’utilizzo (inedito per questa tipologia di studi) dell’NGS, lo strumento donato dalla Fondazione CRTrieste: un sequenziatore in grado di interpretare l’evoluzione clinica tramite l’applicazione dell’intelligenza artificiale e della bionformatica. Il risultato atteso e sperato è quello di essere in grado di costruire algoritmi predittivi dell’evoluzione della polmonite grave che tengano conto della situazione particolare di ogni persona esaminata: uno strumento prezioso in mano al medico, in grado di guidarlo nella scelta terapeutica più efficace per la guarigione del paziente.
Dal 2014 la Fondazione CRTrieste è protagonista di una campagna che ha permesso a tutte le società sportive del territorio di dotarsi del DAE (defibrillatore semiautomatico), prezioso dispositivo salvavita. Nel 2020 è arrivato il turno dell’Università degli Studi di Trieste che, consapevole del fatto che un arresto cardiaco può colpire chiunque in maniera del tutto inaspettata e richiede un intervento tempestivo, ha sentito la necessità di tutelare una comunità che conta quasi 20 mila persone. La Fondazione ha risposto a questo appello donando all’ateneo 25 dispositivi DAE, collocati in tutte le sedi universitarie cittadine.
Nel settore culturale, la Fondazione ha continuato a sostenere le realtà teatrali presenti sul territorio di riferimento; è proseguita, inoltre, la pubblicazione dei volumi della Collana d’Arte della Fondazione con un’apprezzata monografia dedicata al pittore August Cernigoj.
Non è mancato, anche nello scorso esercizio, il supporto della Fondazione ai settori giovanili delle associazioni sportive dilettantistiche.
In ambito educativo, oltre al consueto sostegno ai dipartimenti dell’Università degli Studi di Trieste, la Fondazione ha scelto di sostenere la qualità dei percorsi formativi promossi dalla cooperativa Oltre i grembani, che offrono un’opportunità di crescita personale e professionale a persone svantaggiate grazie a percorsi mirati di inserimento lavorativo e tutoraggio.
Nella medesima riunione, il Consiglio Generale ha provveduto, all’unanimità, alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Ente per il quadriennio 2021 – 2025, che sarà composto, oltre che da Tiziana Benussi – Presidente del Consiglio Generale e membro di diritto – da Loredana Catalfamo, Enrico Eva, Diego Frattarolo e Francesco Prioglio.