Vittoria degli ambientalisti: niente coltivazioni di avocado sul sentiero degli elefanti in Kenya. Avrebbero avuto un impatto negativo sulla transumanza dei pachidermi
Gli ambientalisti keniani hanno vinto: un’azienda produttrice di avocado non potrà destinare alla coltivazione oltre 70 ettari situati nel cuore di un corridoio percorso dagli elefanti del parco nazionale di Amboseli, all’ombra del monte Kilimangiaro e al confine con la Tanzania. A deciderlo è stata una sentenza del tribunale sull’ambiente, il National Environmental Tribunal, che ha respinto un appello dei produttori del frutto tropicale.
Secondo la Conservation Alliance of Kenya (Cak), che riunisce una serie di organizzazioni in difesa dell’ambiente del Paese, e diversi proprietari di terra locali le coltivazioni di avocado avrebbero avuto un impatto negativo sia sulla transumanza dei pachidermi sia sui mezzi di sussistenza dei pastori della zona, appartenenti per lo più alla comunità dei Masaai.
Stando a un comunicato pubblicato dal Cak, il National Environmental Tribunal ha respinto il ricorso dei produttori contro una decisione presa lo scorso settembre dell’autorità governativa in materia, la National Management Environment Authority (Nema), che gli ordinava la revoca della licenza necessaria per creare circa 72 ettari di campi per coltivare gli avocado nei pressi dell’Amboseli. Kiliavo Fresh, questo il nome dell’azienda keniana che si è vista rifiutare il ricorso, non ha rilasciato comunicazioni sulla vicenda.
Secondo i dati del governo di Nairobi, riportati dalla Dire (www.dire.it), la vendita degli avocado ha fatto registrare una significativa crescita nel 2020: le entrate dalle esportazioni del frutto sono aumentate infatti del 33 per cento.