Sentirsi è l’EP d’esordio del cantautore Revif


Il disco “Sentirsi” segna l’esordio discografico di Revif: il cantautore romano pubblica il suo primo EP disponibile in digitale

Cover sentirsi revif

Più o meno un anno fa usciva ‘Naufrago’, il primo singolo di Alessandro Cavarra con il nome ‘Revif’, ispirato dalla parola francese ‘rinascita’. Un esordio solista dopo le esperienze con i Khloe e con gli Egeeo che ora debutta ufficialmente con “Sentirsi”, un EP di cinque tracce da ascoltare su tutte le piattaforma digitali con la distribuzione The Orchard.

Un progetto discografico, anticipato dal brano Mai Più, in cui l’artista romano come spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it) racconta paure, sogni e fughe dal disincanto.

Un atto d’amore per l’indie rock, per i film in bianco e nero e per la nostalgia

Nel solco di Phoenix, DIIV, Craft Spells e dei grandi classici di New Order, The Smiths e The Cure, le cinque canzoni dell’EP sono sospese in un immaginario dream pop e brit pop, dove chitarre riverberate e synth analogici convivono senza inseguire i trend e le mode del momento.

La scrittura del cantautore romano è spontanea, diretta e fortemente espressiva, a tratti naïf

Atmosfere magiche ed evocative costellano tutto il progetto. Che sia da una panchina di una villa di Roma o sotto la luce fioca dei lampioni di Parigi, nella prima opera di Revif la vita scorre inseguendo l’immaginazione e traslando in realtà una nebulosa di ricordi e sogni.

L’autenticità di Revif nella registrazione dell’EP

In Sentirsi – registrato insieme a Pietro Paroletti, Fabio Grande e Roberto Cola – Revif si è avvalso di diversi strumenti, dalla storica semiacustica Gibson 335 alla chitarra Epiphone Dot amplificata con un Fender Twin Reverb, dal piano Rhodes a synth analogici come il Roland Juno fino a quella DX7 che ha fatto la storia della new wave. Ogni strumento ha dato un tocco diverso ai brani, in una ricerca attenta e dinamica per trasformare il rumore in suono. Ogni strofa, ogni ritornello è  stato arrangiato senza mestiere e “senza produzione”, esclusivamente in funzione del flusso emotivo. Perché ciò che conta davvero per Revif è l’autenticità.