Franceschini: i treni storici e i cammini al centro degli investimenti per la ripartenza con un contributo di 435 milioni di euro
Il Piano Nazionale di ripresa e resilienza destina oltre 6,7 miliardi di euro per incrementare il livello di attrattività del sistema culturale e turistico del Paese attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali.
A questi investimenti si sommano nel Fondo Complementare i progetti del ‘Piano Strategico Grandi attrattori culturali’, per 1,460 miliardi di euro, finalizzati al finanziamento di 14 interventi strategici per la tutela, la valorizzazione e la promozione culturale.
“La cultura guiderà la ripartenza del Paese” ha detto il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, sottolineando come “il potenziamento delle linee ferroviarie storiche, dei cammini e degli itinerari culturali saranno fondamentali per lo sviluppo e la valorizzazione in chiave culturale delle aree interne”.
Il ‘Piano grandi attrattori culturali’ interviene in modo consistente sulla promozione delle ferrovie storiche e su alcuni tra i più importanti cammini e itinerari storici e culturali. L’obiettivo è quello potenziare il viaggio in treno lungo linee storiche e per questo è previsto il completamento della riqualificazione e manutenzione straordinaria delle sedi dei musei ferroviari di Trieste-Campo Marzio; della Cabina ACE di Roma Termini, importante opera architettonica del razionalismo italiano, e del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, sede di uno dei più importanti musei ferroviari d’Europa.
Vengono inoltre finanziati interventi di recupero di siti destinati al rimessaggio e alla manutenzione degli oltre 600 km di linee ferroviarie del progetto Binari senza tempo – realizzato tra il 2014 e il 2018 dalla Fondazione FS – per incrementare una nuova forma di turismo ferroviario, che consente di raggiungere mete del Belpaese meno conosciute, ma di straordinaria bellezza alla scoperta di arte, paesaggi ed enogastronomia. Dieci percorsi eccezionali che attraversano aree ancora poco avvezze al grande turismo: dalla Transiberiana d’Italia che attraversa i boschi del Parco Nazionale della Majella e gli altipiani d’Abruzzo, per un lungo tratto oltre i mille metri di altitudine, alla Ferrovia della Val d’Orcia che attraversa uno dei paesaggi più affascinanti della Toscana, dal 2004 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, dalla Ferrovia dei Templi fra Agrigento e Porto Empedocle: un modo unico per accedere alla Valle dei Templi, anch’essa riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, allo splendido percorso della Ferrovia dell’Irpinia fra Avellino e Rocchetta, un viaggio nel verde lungo 118 km che parte da Benevento ed Avellino, e arriva fino al cuore dell’Irpinia, fino alla Ferrovia del Monferrato fra Asti, Castagnole delle Lanze e Nizza Monferrato, che a bordo dei treni storici di Fondazione FS Italiane, ci conduce , tra le altre, a Canelli e Nizza Monferrato, capitale della Barbera, due delle cinque aree vinicole piemontesi patrimonio culturale dell’UNESCO dal 2014.
I treni storici sono naturalmente composti da locomotive a vapore, diesel o elettriche d’epoca al traino di carrozze di varie epoche storiche, e da automotrici in livrea originale. Su tutti gli itinerari, inoltre in composizione al treno c’è un bagagliaio adibito al trasporto gratuito di biciclette, proprio per consentire il trasporto intermodale, sempre in una modalità lenta e sostenibile.
Per quanto riguarda la valorizzazione dei Cammini e degli itinerari storici e culturali, l’intervento del Piano si pone in continuità con altri progetti già finanziati dal MiC che vengono con l’occasione rafforzati. Aumentano i fondi per il progetto Appia Regina Viarum, per i Cammini religiosi di San Francesco, San Benedetto e Santa Scolastica e sulla Via Francigena. Previste infine analisi storiche e agiografiche sul Cammino di S. Pietro, in vista della pianificazione degli prossimi eventi del Giubileo 2025.