Il ministro Speranza firma una nuova ordinanza: “Dal 16 maggio stop quarantena da Paesi Ue”. Attesi 26 milioni di turisti stranieri
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che prevede l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Shengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, con tampone negativo, superando il vigente sistema di mini quarantena. Nella stessa ordinanza sono invece prorogate le misure restrittive relative al Brasile. Con altra ordinanza si rafforzano i voli Covid tested, estendendone la sperimentazione agli aeroporti di Venezia e Napoli, oltre a Milano e Roma e ampliando i Paesi di provenienza a Canada, Giappone, Emirati Arabi Uniti, oltre agli Stati Uniti. Le ordinanze sono vigenti dal 16 maggio.
Lo stop alla quarantena apre le porte a 26,6 milioni di turisti europei, americani e giapponesi che nell’ultima estate prima della pandemia sono venuti in vacanza in Italia. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli arrivi di cittadini da Unione Europea, Gran Bretagna Usa, Canada e Giappone nel periodo da luglio a settembre nel 2019 secondo Bankitalia. La ripartenza del turismo estivo degli stranieri provenienti da questi Paesi vale per l’estate 13 miliardi in spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, secondo la Coldiretti. Il ritorno dei vacanzieri dall’estero in Italia è strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché – sottolinea la Coldiretti – i visitatori da paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa. Ad essere avvantaggiate saranno soprattutto le città d’arte, che sono le storiche mete del turismo dall’estero, ma anche gli oltre 24mila agriturismi nazionali dove gli stranieri in alcune regioni secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti.
È importante che, con l’avanzare della campagna di vaccinazione e l’apertura delle frontiere con lo stop alla quarantena, si proceda anche allo spostamento dell’orario di coprifuoco e alla riapertura delle attività di ristorazione all’interno dei locali, soprattutto dopo la revoca dello stato di emergenza in Spagna, il principale concorrente del Bel paese tra le destinazioni turistiche. Il cibo infatti – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
22 MILIONI DI ITALIANI FARANNO LE FERIE NEL BEL PAESE
Quest’anno le ferie saranno nazionali. Sono ben 22 milioni i nostri connazionali che, per le vacanze, hanno scelto di rimanere dentro i confini italiani. A certificare il dato l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat e realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale. Complici la situazione epidemiologica in miglioramento e la campagna di vaccinazione che ha raggiunto un numero sempre più alto di individui, sono in totale 26 milioni i nostri connazionali che già sanno si concederanno una vacanza estiva.
A far loro da contraltare, invece, sono i 6,5 milioni di individui che, spinti dalla paura del virus o dall’impossibilità economica a spendere, faranno le ferie a casa propria. 11,5 milioni, infine, gli indecisi.
CHI PARTE
Sono più di 4 milioni e mezzo gli italiani che hanno già prenotato le ferie estive e comunque, tra chi preparerà le valigie, l’84,6% rimarrà in Italia. Come da tradizione il 55% farà le ferie ad agosto, mentre il 36% partirà a luglio. Tanti, quasi 5 milioni, sfrutteranno la calma del mese di settembre e più di 4 milioni di italiani faranno le ferie già a giugno. Più di un terzo dei rispondenti si potrà concedere non più di 7 giorni, ma in media si staccherà con 14 giorni di vacanza, alcune volte anche divisi fra più periodi. Se lo scorso anno molti dichiaravano avrebbero fatto le ferie in camper o roulotte, la novità dell’estate 2021 – ed è una buona notizia per tutti coloro che vi lavorano – potrebbe essere il boom dei villaggi turistici, nuovamente oggetto di grande attenzione da parte dei villeggianti; sono oltre 3,8 milioni gli intervistati che hanno dichiarato faranno le ferie in quel tipo di struttura. Al primo posto nelle intenzioni dei vacanzieri, però, rimane la sistemazione in Hotel e B&B (42%), a seguire la casa in affitto per periodi brevi o medi (33,7%), che ha registrato, rispetto allo scorso anno un boom (era il 22,1% nella rilevazione di maggio 2020).
CHI NON PARTE O ANCORA NON HA DECISO
Sebbene i numeri siano notevolmente inferiori rispetto a quelli dello scorso anno, va detto che sono tanti anche coloro che quest’anno le vacanze non le faranno affatto; non hanno intenzione di partire circa 6,5 milioni (erano stati oltre 24 milioni a maggio 2020). A bloccare i propositi vacanzieri sono la paura del contagio (quasi 2 milioni, in particolare fra i residenti al Sud e nelle Isole) e, soprattutto, le difficoltà economiche (3,2 milioni). Poco meno di 1,5 milioni gli individui che hanno dichiarato di aver scelto di non partire per via delle eccessive restrizioni cui sarebbero costretti a sottostare. Sono 11,5 milioni, invece, coloro che ancora non hanno deciso se partire o meno. Anche in questo caso la ragione principale dell’indecisione è legata alle regole e alle limitazioni; il 50% ha dichiarato che prenderà una decisione solo dopo che verranno stabilite regole certe per il periodo estivo, mentre, come recentemente messo in luce dall’indagine di Facile.it, 4 milioni di italiani hanno detto che cambieranno idea solo se il coprifuoco verrà eliminato. Il 28% dei rispondenti, infine, non sa se riuscirà ad avere soldi sufficienti per pagare una vacanza.
VACANZE, SÌ… MA DOVE… E COME?
In particolare, guardando a chi rimarrà in Italia, il 63,8% si sposterà in una località al di fuori della propria regione di residenza. Il 13% degli italiani, invece, opterà per una destinazione estera; in questo caso sembrano essere soprattutto i giovani con età compresa tra i 18 e i 24 anni a voler superare i confini nazionali (18%). Come nel 2020, anche quest’anno il mezzo preferito dagli italiani per raggiungere la destinazione sarà l’auto di proprietà; 19,3 milioni di individui (il 74,7% dei vacanzieri) si sposteranno con questo veicolo. Ma la quota di mezzi in movimento sulle strade italiane sarà ancora più alta se si aggiungono i circa 1,7 milioni di vacanzieri che useranno auto a noleggio, autobus, camper/roulotte. Segnali positivi arrivano sul fronte del trasporto aereo. Cresce la percentuale di chi ha dichiarato che quest’anno si sposterà così; il 17% dei vacanzieri, pari a più di 4 milioni di persone (era l’11% nell’indagine effettuata nel 2020). Buone notizie anche per le isole italiane e, più in generale, il trasporto marittimo; saranno oltre 1 milione e mezzo gli individui che raggiungeranno la propria destinazione vacanziera via nave, più del doppio rispetto a quanto rilevato a maggio 2020. Questa la fotografia ad oggi, ma interventi come l’ampliamento del bonus vacanze, la decisione sul coprifuoco e sulle regole da seguire per questa estate potrebbero avere un ruolo fondamentale nel determinare quanti italiani si concederanno una vacanza quest’anno.