Diabete: perdere peso aiuta per complicanze microvascolari


Perdere peso riduce il rischio di complicanze microvascolari nel diabete di tipo 2 secondo i risultati di un nuovo studio

Essere obesi espone a maggior rischio cardiovascolare anche se si fa attività fisica: studio pubblicato nell'European Journal of Preventive Cardiology

Gli adulti con diabete di tipo 2 con un indice di massa corporea elevato alla diagnosi sono a maggior rischio di complicanze microvascolari, che può essere ridotto grazie alla perdita di peso, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Diabetologia.

«I nostri dati hanno mostrato un’associazione positiva tra l’indice di massa corporea (BMI) prima della diagnosi di diabete e le complicanze vascolari totali», hanno scritto l’autore senior dello studio Matthias Schulze e colleghi del dipartimento di epidemiologia molecolare presso il German Institute of Human Nutrition. «L’associazione era guidata principalmente dalle complicanze microvascolari e influiva sia sulla malattia renale che sulla neuropatia, ma il rischio diminuiva in caso di riduzione del BMI subito dopo la diagnosi di diabete».

Gli studi suggeriscono una diminuzione del rischio di mortalità nelle persone affette da diabete di tipo 2 in sovrappeso o obese rispetto a quelle normopeso (paradosso dell’obesità), hanno premesso gli autori. Scopo della presente analisi era valutare l’associazione tra il BMI e le sue variazioni con il rischio a lungo termine di complicanze micro e macrovascolari nel diabete di tipo 2, che ancora non è stata chiarita.

Analisi dei partecipanti al trial EPIC-Potsdam
I ricercatori hanno reclutato 1.083 pazienti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi (54,2% uomini, età media alla diagnosi 60,4 anni) dall’European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC) -Potsdam, uno studio prospettico di coorte che ha valutato il ruolo della dieta nelle malattie croniche. Sono stati esclusi i soggetti con patologia cardiovascolari o complicanze vascolari prima della diagnosi di diabete.

Nel maggio 2014 sono stati contattati i medici curanti dei partecipanti per ottenere i dati relativi alle complicanze micro e macrovascolari legate al diabete presenti nelle cartelle cliniche. Il peso corporeo era auto-riportato dai pazienti tramite i questionari di follow-up più recenti, sia prima che dopo la diagnosi.

Il rischio di complicanze aumenta con il BMI
Nel corso di un follow-up mediano di 10,8 anni, nella coorte in studio sono stati segnalati in totale 85 eventi macrovascolari (infarto del miocardio e ictus) e 347 eventi microvascolari (malattie renali, neuropatia e retinopatia).

In un modello aggiustato per età e sesso, ogni incremento del BMI di 5 kg/m2 è risultato associato a un aumento del rischio di complicanze vascolari totali (HR aggiustato = 1,17), che non cambiava dopo l’adeguamento in base a istruzione, stile di vita e storia di salute familiare. Lo stesso è stato riscontrato sia per il rischio di complicanze microvascolari totali (aHR = 1,21) che per quello di malattie renali (aHR = 1,39) e neuropatia (aHR = 1,12).

Dopo gli aggiustamenti per età, sesso e BMI pre-diagnosi, rispetto a un BMI stabile una riduzione del BMI di almeno l’1% dopo la diagnosi di diabete è stata associata a un minor rischio di complicanze vascolari totali (aHR = 0,73), di complicanze microvascolari (aHR = 0,62), di malattie renali (aHR = 0,57) e neuropatia (aHR = 0,73).

Non è invece stata osservata nessuna associazione con le complicanze macrovascolari. «Da un lato le persone in sovrappeso o obese possono essere sottoposte a un trattamento più intenso per dislipidemia, ipertensione o iperglicemia rispetto alle controparti normopeso», hanno ipotizzato i ricercatori per motivare questo risultato. «Dall’altro la sarcopenia, che può essere più comune nei soggetti diabetici più anziani e magri, potrebbe predisporre a un rischio più elevato di eventi cardiovascolari. Infine un controllo non ottimale dell’abitudine al fumo potrebbe portare a risultati sfalsati».

«Il nostro studio sottolinea l’importanza della gestione del peso nella prevenzione delle principali complicanze associate al diabete e la necessità di studi ben progettati per le complicanze macrovascolari», hanno concluso gli autori.

Bibliografia

Polemiti E et al. BMI and BMI change following incident type 2 diabetes and risk of microvascular and macrovascular complications: the EPIC-Potsdam study. Diabetologia. 2021 Apr;64(4):814-825.

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