Crolla l’Arco di Darwin, uno dei simboli delle Galapagos: la formazione rocciosa che collegava i due faraglioni è stata distrutta dalla forza del mare e del vento
Alle Galapagos, il famoso Arco di Darwin non c’è più: la formazione rocciosa che collegava i due faraglioni è crollata a causa “dell’erosione naturale” attuata dal mare e dai venti, come confermato dal governo dell’Ecuador.
Le Galapagos, che distano quasi mille chilometri dalla costa continentale del Paese sudamericano, sono composte da 19 isole – a cui si aggiungono 107 isolotti rocciosi – dove abitano circa 30.000 persone. Tra le attività economiche principali, spiega la Dire (www.dire.it), c’è il turismo e proprio la grande biodiversità dell’arcipelago attira ogni anno studiosi e semplici visitatori da tutto il mondo: oltre 200.000 nel 2019, un numero che era cresciuto in maniera costante dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso.
Visitare le Galapagos non vuol dire solo scoprire l’habitat naturale della tartaruga gigante, dell’iguana o del leone marino, ma anche compiere un viaggio attraverso le scoperte di Charles Darwin: dopo aver studiato a lungo la fauna dell’arcipelago, il biologo, naturalista e antropologo britannico nel 1859 arrivò a sviluppare la teoria evoluzionistica fondata sul principio della selezione della specie.
L’Arco di Darwin era una meta privilegiata dai turisti e una porta suggestiva che si apriva verso l’oceano, capace a portare l’osservatore verso nuove frontiere dell’immaginazione.