Covid, allarme dell’Unicef: in Asia meridionale 3 nuovi contagi al secondo e 3 morti al minuto. Ad eccezione di Maldive e Bhutan pochissimi vaccinati
Durante la prima ondata della pandemia, si sono stimate 228.000 morti di bambini e 11.000 di madri in Asia meridionale a causa di una grave interruzione dei servizi sanitari di base.
“Stiamo assistendo a un’ondata la cui portata supera di quattro volte la prima. Dobbiamo fare ciò che possiamo per prevenire e curare il COVID-19, mantenendo le cure mediche di base essenziali da cui bambini e madri dipendono così tanto,” ha aggiunto Laryea-Adjei.
Il 18 maggio, l’India ha registrato il più altro numero giornaliero di morti nella storia della pandemia da COVID-19: 4.529. Il Nepal ha registrato un tasso di positività del 47%; Sri Lanka e Maldive stanno registrando numeri elevati di casi e morti su base quotidiana a causa del COVID-19 e gli ospedali nella capitale delle Maldive stanno raggiungendo la piena capienza. Bangladesh, Pakistan, Afghanistan e Bhutan potrebbero tutti affrontare simili e devastanti impennate. In quasi tutti i paesi nella regione, a eccezione di Maldive e Bhutan, meno di 1 persona su 10 è stata vaccinata contro il COVID-19.
L’UNICEF ha lanciato un appello urgente di 164 milioni di dollari per fornire aiuti in ossigeno, test di diagnostica, attrezzature mediche, dispositivi di protezione individuale e materiale per la prevenzione e il controllo dell’epidemia per aiutare a salvate vite da questa ondata mortale di COVID-19 in Asia meridionale.
I fondi richiesti comprendono:
- 32 milioni di dollari per aiuti per l’ossigeno che comprendono impianti per la produzione di ossigeno in loco per gli ospedali, concentratori di ossigeno portatili e bombole;
- 40 milioni di dollari per attrezzature mediche e di diagnostica che comprendono strumenti per estrazione di RNA e test molecolari (RT-PCR);
- 60 milioni di dollari per mascherine, visiere, guanti, camici e altri dispositivi di protezione individuale per tenere al sicuro gli operatori sanitari e di primo soccorso;
- 28 milioni di dollari per prevenzione e controllo del contagio, fra cui impianti per lavare le mani, disinfettanti, autoclavi, macchine per la lavanderia e forniture igieniche necessarie per garantire assistenza sanitaria essenziale in modo sicuro;
- 3,7 milioni di aiuti terapeutici e medici, che comprendono supporto nutrizionale e generi alimentari.
Gli aiuti sanitari di base non solo salveranno vite, ma aiuteranno anche a costruire sistemi di assistenza sanitaria più forti in tutta l’Asia meridionale in caso di possibili ondate future della pandemia. Inoltre, gli aiuti saranno anche utilizzati per rafforzare i servizi di assistenza sanitaria per donne e bambini: migliorare l’accesso alla terapia con ossigeno può contribuire direttamente a combattere la polmonite fra i bambini nella regione e le macchine per i test molecolari (RT-PCR) che identificano il COVID-19 possono anche aiutare a identificare tubercolosi, HIV, papilloma virus e streptococco.
“Quest’ondata mortale in Asia meridionale minaccia di invertire i traguardi globali contro la pandemia da COVID-19 e di far retrocedere i progressi faticosamente guadagnati nella sopravvivenza dei bambini e materna,” ha aggiunto Laryea-Adjei. “Chiediamo supporto per evitare che questo accada.”
Oltre alla distribuzione di aiuti salva vita contro il COVID-19, la risposta dell’UNICEF al COVID-19 in Asia meridionale include anche interventi per:
- raggiungere le famiglie con informazioni e risorse per prevenire il contagio e costruire fiducia nei vaccini;
- ampliare l’accesso a servizi idrici e igienico-sanitari sicuri;
- provvedere all’assistenza in denaro per le famiglie più vulnerabili;
- supportare gli sforzi per consentire ai bambini di continuare ad apprendere, anche attraverso il coinvolgimento del settore pubblico e privato;
- fornire supporto per la salute mentale e la protezione ai bambini e ai giovani direttamente colpiti dalla pandemia.
INDIA: EMERGENZA COVID-19: è possibile effettuare donazioni tramite il sito www.unicef.it/india