Nella società piemontese Macario, che dal 2015 far parte del gruppo Holdim, è arrivato un nuovo investitore, la holding Althebaran della famiglia Bariggi
Otto pin-up in perfetto stile anni ‘50 per altrettante ricette tradizionali originali della metà del secolo scorso: questo il biglietto da vista della Macario S.r.l. di Cereseto, in provincia di Alessandria, e dei suoi soft drink a frutta. Nella società piemontese, che dal 2015 far parte del gruppo Holdim, è arrivato un nuovo investitore, la holding Althebaran della famiglia Bariggi.
Un vertice tutto piemontese per questa azienda che ha operato anche una forte scelta a favore dell’ambiente: le bottiglie sono sempre in vetro riciclabile ed anche le etichette, facilmente esportabili, sono ora realizzate su di un film plastico ottenuto con il 30% di materiale riciclato. L’obiettivo, non appena sarà disponibile la materia prima necessaria, è quello di arrivare a produrre il 100% di etichette da plastica riciclata. Le otto bibite analcoliche, da gustare da sole ma indicate anche nell’abbinamento con cocktails o long drink, sono declinate in diverse varietà dai gusti evergreen – aranciata rossa, gazzosa, tonica, limonata, chinotto, tè alla menta, alla pesca e al limone – con l’obiettivo di esaltare gli ingredienti naturali utilizzati e la tradizione a cui fanno riferimento.
«Macario ha un’identità familiare – sottolinea il consiglio di Amministrazione composto da Simone Deregibus, Roberta Biaritz e Andrea Bariggi – nella quale i prodotti sono fatti in casa e curati nel dettaglio. Questo aspetto è stato essenziale all’inizio e lo è ancora oggi, anche se ci siamo dati ambiziosi obiettivi di crescita e diffusione internazionale».
Ora, in un’ottica di un’espansione delle attività e dello sviluppo all’estero in nuovi mercati attraverso un ampiamento dei volumi e dell’offerta: «Sfatiamo il mito che solo le grandi industrie possono permettersi scelte ecologiche importanti – sostengono i soci amministratori – Macario vuole dimostrare che la sostenibilità è alla portata di tutti».