La startup fondata da Riccardo Suardi annuncia aumento di capitale per avviare il processo di internazionalizzazione della piattaforma Nibol for Business e ampliare il team
È una startup che, in tempi di Covid-19, è cresciuta. E gli investitori ci credono e decidono di finanziare il suo progetto di espansione.
Nibol, la startup dell’ufficio diffuso che è stata capace di andare incontro ai cambiamenti del mondo del lavoro attraverso la creazione di Nibol for Business – la piattaforma per la gestione smart del rientro in ufficio – annuncia un aumento di capitale di 500.000 euro per l’assunzione di nuovi membri del team, che aiuteranno la startup a sviluppare il servizio in tutta Europa.
Nata come app per lo smartworking, Nibol ha infatti presto trovato un nuovo interlocutore nelle aziende alle prese con la gestione del rientro in ufficio e delle nuove forme di lavoro diffuso, adattando la piattaforma in base alle esigenze emergenti di aziende e professionisti. Proprio il nuovo aumento di capitale aiuterà la startup a sviluppare il servizio business in Europa, con l’ambizione di diventare il partner di riferimento delle aziende nella gestione del rientro in ufficio e della gestione smart del lavoro flessibile. Non solo, queste risorse serviranno anche a Riccardo Suardi per ampliare il personale in organico. Nibol, infatti, sta cercando due figure sales, un product designer, un marketing manager e un developer, a cui si aggiungeranno nuovi professionisti per supportare l’internazionalizzazione con l’inizio dell’anno nuovo.
“Attualmente abbiamo tra i nostri clienti italiani grandi aziende tra cui Nielsen Italia e Bending Spoons e grandi banche. Stiamo lavorando per diventare il punto di riferimento per la gestione a 360 gradi dell’ufficio diffuso: oggi diamo la possibilità alle aziende di caricare la piantina dei propri spazi direttamente nel nostro servizio e definire le postazioni prenotabili, domani metteremo a disposizione delle aziende i coworking, le sale riunioni e gli spazi esterni che avevamo già nel nostro network, in modo che possano dare ai loro dipendenti la possibilità di prenotare una postazione di lavoro in ufficio o in un coworking – spiega Riccardo Suardi – Il modo di lavorare sta cambiando, noi ce ne siamo accorti e abbiamo deciso di creare uno strumento che potesse essere di aiuto ad aziende e lavoratori nella gestione di questi cambiamenti. Siamo contenti e orgogliosi che un pool di investitori abbia deciso di credere e investire nel nostro progetto”.
Tra gli investitori che credono nel progetto anche Luca Rancilio, che con la sua Rancilio Cube ha già investito in aziende internazionali come SpaceX, Airbnb, Coursera, N26 e, in fase early stage, nelle italiane Everli, Casavo e Treedom: “Investiamo in Nibol soprattutto per due motivi: la capacità e la velocità di sviluppo del prodotto tecnologico, che dimostra già una buona maturità e scalabilità, e la posizione unica che la startup è riuscita ad acquisire, grazie alla visione del team di fondatori, in un mercato che cambierà moltissimo nei prossimi anni come è quello del ‘future of work’”, commenta Luca Rancilio, co-founder di Rancilio Cube.