Amedeo Balbi si aggiudica il Premio Asimov 2021 con L’ultimo orizzonte. Cosa sappiamo dell’universo scelto dalla giuria formata da migliaia di studenti
L’ultimo orizzonte. Cosa sappiamo dell’universo di Amedeo Balbi è il libro più apprezzato dalle migliaia di studenti che hanno costituito la giuria della sesta edizione del Premio ASIMOV.
“Il saggio si è rivelato una preziosa esperienza di confronto con la realtà scientifica, un’ottima guida per riuscire a cogliere i nessi tra le formule in copertina e il bizzarro mondo che descrivono. Ne potrebbe risultare la prospettiva di un cosmo caotico e a tratti crudele, eppure, riprendendo le parole di Amedeo Balbi, ‘Credo si possa vivere apprezzando il semplice fatto di essere un minuscolo frammento di universo che illumina l’universo stesso, e lo rende reale. In un certo senso, lo crea.’” Sono le parole della recensione di Leonardo Rapposelli, del Liceo Classico Gian Battista Vico di Chieti, che insieme ad altri studenti e studentesse, è intervenuto durante la cerimonia in cui oggi è stato proclamato il libro vincitore.
Con questo evento si è conclusa la sesta edizione del Premio ASIMOV, il premio di divulgazione scientifica, promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), i cui giurati sono migliaia di studenti e studentesse (quest’anno quasi 10 000). A loro la scelta del migliore tra i 5 libri di divulgazione scientifica selezionati dalla Commissione Scientifica tra quelli pubblicati negli ultimi due anni. Ma i premi non vanno solo al vincitore, anche gli studenti e le studentesse autori e autrici delle migliori recensioni sono stati premiati e coinvolti nelle cerimonie regionali che si sono svolte nelle scorse settimane in tutta Italia.
Il Premio ASIMOV
L’obiettivo è diffondere la cultura scientifica tra i giovani, favorendo le interazioni tra scuola, università e mondo della ricerca e incoraggiando scambi e occasioni di mutuo arricchimento con le discipline umanistiche.
Per questo l’autore o l’autrice del libro di divulgazione scientifica vincitore del Premio ASIMOV viene eletto dalle migliaia di studenti e studentesse che partecipano al progetto. A loro il compito di leggere e recensire i libri che vengono precedentemente selezionati dalla Commissione Scientifica del Premio.
Per capire quale sia il libro più apprezzato dagli studenti, le recensioni sono lette e valutate dalle Commissioni Scientifiche Regionali, che quest’anno hanno visto la collaborazione di quasi 700 insegnanti, ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), delle Università e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ma anche giornalisti, scrittori ed esponenti del mondo della cultura scientifica e letteraria.
Il Premio ASIMOV nasce nel 2015 con una prima edizione abruzzese presso il Gran Sasso Science Institute (GSSI) di L’Aquila. Da allora, di anno in anno ha coinvolto un sempre maggior numero di studenti, studentesse, docenti, ricercatori e ricercatrici ed esponenti del mondo della cultura. Oggi partecipano quasi 200 scuole per un totale di 10 000 studenti e studentesse di Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.
Dal 2018 il Premio ASIMOV è diventato un progetto del Comitato di Coordinamento della Terza Missione dell’INFN, assumendo un carattere nazionale. Dal 2020 l’iniziativa è arrivata oltreoceano con una prima edizione del Premio ASIMOV Brasil, organizzata dall’Instituto de Estudos Avançados (IdEA) e dall’Universidade Estadual de Campinas (Unicamp).
La lista di enti organizzatori e patrocinatori vede l’Accademia dei Lincei, l’Associazione Nazionale Librai (ALI), la Società Italiana di Fisica (SIF), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia, il Gran Sasso Science Institute (GSSI), la Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (SIGRAV), il CICAP, l’Associazione Italiana Formatori (AIF), l’Osservatorio Astronomico di Catania (INAF-OACT), il Politecnico di Milano e di Bari, le Università di Bari, Basilicata, Bologna, Calabria, Camerino, Catania, Insubria, L’Aquila, Milano Bicocca, Milano Statale, Napoli, Pavia, Pisa, Salento e Siena e le Sezioni INFN di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lecce, Milano, Napoli, Pavia, Perugia, Pisa, Roma Tor Vergata, Torino e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso – INFN e i Laboratori Nazionali del Sud – INFN.