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Ipertensione Stadio 1: quando servono i farmaci

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Ipertensione Stadio 1: se dopo sei mesi le modifiche allo stile di vita non bastano, considerare i farmaci secondo una dichiarazione scientifica dell’AHA

In una dichiarazione scientifica dell’AHA pubblicata online su “Hypertension”, si raccomanda il trattamento con farmaci per le persone con ipertensione Stadio 1 (130-139/80-89 mm Hg) se gli obiettivi di trattamento non sono stati raggiunti dopo 6 mesi di sostenute modificazioni di un sano stile di vita (riduzione del peso, dieta salubre, ridotto intake di sodio, aumentato intake di potassio, attività fisica, moderazione nell’assunzione di alcol).

Lo scopo di questo documento (1) è quello di fornire informazioni complementari alle Linee guida per la pratica clinica dell’ipertensione 2017 (2) per il paziente con ipertensione Stadio 1 non trattata (BP sistolica/BP diastolica, 130-139/80-89 mm Hg) con un rischio di 10 anni per le malattie cardiovascolari aterosclerotiche <10% che non riesce a raggiungere l’obiettivo sistolico BP/diastolico (<130/80 mm Hg) dopo 6 mesi di terapia dello stile di vita raccomandata dalle linee guida.

Un rafforzamento rispetto alle linee guida del 2017
Lo ‘statement’ è dunque un aggiornamento di un concetto già espresso in un aggiornamento alle linee guida per l’ipertensione del 2017, in cui l’AHA raccomandava cambiamenti nello stile di vita per i pazienti con pressione arteriosa (PA) leggermente elevata, aggiungendo farmaci se necessario dopo 6 mesi.

«È importante controllare la PA per raggiungere l’obiettivo di trattamento in tutte le persone, e in coloro che hanno l’ipertensione Stadio 1 che non possono raggiungere l’obiettivo della PA solo con la terapia dello stile di vita, i farmaci dovrebbero essere considerati» è il messaggio forte dell’attuale documento, secondo gli autori guidati da Daniel W. Jones, professore e decano emerito della University of Mississippi School of Medicine e past president dell’AHA.

Lo statement AHA è stato redatto in rappresentanza di molte altre società scientifiche: l’American Heart Association Council on Hypertension; il Council on the Kidney in Cardiovascular Disease; il Council on Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology; il Council on Cardiovascular Radiology and Intervention; il Council on Lifelong Congenital Heart Disease and Heart Health in the Young; e lo Stroke Council.

Jones e colleghi rilevano che le linee guida American College of Cardiology/AHA 2017 per la prevenzione, il rilevamento, la valutazione e la gestione dell’ipertensione negli adulti raccomandavano interventi sullo stile di vita per adulti con ipertensione Stadio 1 e un rischio a 10 anni per malattie cardiovascolari (CVD) inferiore al 10% e suggerivano che la misurazione della PA venisse ripetuta a intervalli da 3 a 6 mesi, ma non offrivano ulteriori indicazioni.

Per molti anni ci si è concentrati su valori da 140/90 Hg mm ed è quindi difficile per i medici ora cambiare mentalità e focalizzarsi su misure comprese tra 130 mm Hg a 140 mm Hg. Occorrerebbe invece prestare attenzione per cercare di aiutare il paziente a ridurre la PA a meno di 130 mm Hg, sostengono gli autori.

Il team coordinato da Jones fanno notare che i comitati delle linea guida sono vincolati dal tipo di prove che possono essere utilizzate e che gli stessi estensori delle linee guida sono costretti a utilizzare solo dati di trial controllati randomizzati per formulare le loro raccomandazioni.

Quali sono i rischi legati a valori pressori lievemente alti in giovane età?
«Le raccomandazioni contenute nelle linee guida AHA/ACC del 2017 affermano di controllare il rischio di CVD a 10 anni e se tale rischio fosse superiore al 10%, allora per tutti i valori pressori superiori a 130/80 mm Hg dovrebbe essere implementata una terapia basata sulle modificazioni dello stile di vita» rilevano gli autori.

Secondo i ricercatori, un’elevata PA nei pazienti più giovani è associata in età adulta a rigidità arteriosa misurata dalla velocità dell’onda d’impulso (OR = 1,83; IC al 95%, 1,39-2,4), ispessimento intimo-mediale carotideo (OR = 1,6; IC al 95%, 1,29-2) e ipertrofia ventricolare sinistra (OR = 1,4; IC al 95%, 1,2-1,64).

«Da diversi anni ci siamo molto concentrati sul rischio a 10 anni» spiegano gli autori. «Se si ha a che fare con una persona di 60 anni, il rischio a 10 anni ha un suo significato nel calcolo. Ma quando si ha a che fare con una persona di 30 anni con una PA compresa tra 130 mm Hg e 140 mm Hg, il rischio per un evento a 10 anni è basso».

«Ma sappiamo» aggiungono «che se non trattata, la PA continuerà ad aumentare con l’età e il danno derivante dall’ipertensione inizia da quei bassi valori pressori e a quella giovane età. C’è necessità di uno studio controllato randomizzato in giovani pazienti con basso rischio a 10 anni ma alto rischio nel corso della vita» affermano Jones e colleghi.

I messaggi-chiave per la pratica clinica

  1. In tutti i pazienti con ipertensione Stadio 1 che non raggiungono l’obiettivo di PA <130/80 mmHg entro 6 mesi, la terapia sullo stile di vita deve essere continuata e si deve prendere in considerazione l’aggiunta di farmaci tra le 4 classi raccomandate (ACE-inibitori, sartani, beta-bloccanti, diuretici tiazidici) nelle linee guida del 2017.
  2. Per i pazienti che sono stati identificati come affetti da ipertensione durante l’adolescenza (o l’infanzia) e ai quali è stata prescritta una terapia farmacologica antipertensiva, è necessario prendere in considerazione le indicazioni originali per iniziare il trattamento farmacologico e la necessità di continuare la terapia antipertensiva e la terapia dello stile di vita da giovani adulti.
  3. Nei giovani adulti con ipertensione Stadio 1 che non sono controllati con la terapia dello stile di vita, si deve prestare particolare attenzione all’uso di farmaci antipertensivi in soggetti con una storia familiare di CVD prematura, una storia di ipertensione durante la gravidanza o una storia personale di parto prematuro.

1-Jones DW, Whelton PK, Allen N, et al. Management of Stage 1 Hypertension in Adults With a Low 10-Year Risk for Cardiovascular Disease: Filling a Guidance Gap: A Scientific Statement From the American Heart Association. Hypertension. 2021 Apr 29. doi: 10.1161/HYP.0000000000000195. Epub ahead of print. 
leggi

2-Whelton PK, Carey RM, Aronow WS, et al. 2017 ACC/AHA/AAPA/ABC/ACPM/AGS/APhA/ASH/ASPC/NMA/PCNA guideline for the prevention, detection, evaluation, and management of high blood pressure in adults: a report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Clinical Practice Guidelines [published correction appears in Hypertension. 2018;71:e140–e144]. Hypertension. 2018;71:e13–e115. doi: 10.1161/HYP.0000000000000065

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