Italia Nostra chiede di partecipare come controinteressata nel procedimento amministrativo autorizzativo del Ponte sullo Stretto di Messina
Dopo quanto emerso dalla Relazione del Gruppo di Lavoro Tecnico trasmessa dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ai Presidenti di Camera e Senato, Italia Nostra ha inviato in questi giorni istanza di richiesta di intervenire nel procedimento parlamentare, amministrativo, di progettazione e finanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina, come parte controinteressata e ai sensi della Legge 241/90, in quanto ritiene che dalla realizzazione dell’opera derivi un grave danno all’Ambiente e al Paesaggio.
La volontà di partecipare alle conferenze dei servizi, istruttorie e decisorie, ed esser informati di ogni provvedimento è stata inviata da Italia Nostra alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, al Ministero della Transizione Ecologica, Al Ministero Economia e Finanze, al Ministero Sviluppo Economico, al Ministero Sud e Coesione Territoriale, al Ministero Innovazione Ecologica e Transizione Digitale, al Ministero al Turismo ed al Ministero alla Cultura.
Italia Nostra ribadisce quanto già espresso congiuntamente ad altre associazioni ambientaliste in una lettera al Governo di fine marzo scorso, a proposito del rilancio del progetto del 2010 del General Contractor Eurolink (capeggiato da Impregilo), avvenuto a metà marzo, da parte del Webuild (società composta da Impregilo-Salini e da Astaldi) di un ponte sospeso a unica campata della lunghezza di 3.300 metri, sostenuto da torri alte 400 metri.
Le associazioni chiedono al Governo un confronto per individuare gli interventi veramente necessari per migliorare la logistica e le reti ferroviarie e stradali siciliane e calabresi, ricordando come in questi anni i servizi forniti dai traghetti e dalle ferrovie siano stati ridotti e come ci sia bisogno di interventi urgenti su infrastrutture che devono essere messe in sicurezza e adeguate (per carenze nella progettazione ed esecuzione dei lavori o per scarsa manutenzione), pensando nel contempo a velocizzare le relazioni e a favorire l’intermodalità a vantaggio di residenti e turisti.